Spara Viali spara, spera Condor spera (felicitazioni)

06.03.2022 21:58 di  Stefano Severi   vedi letture
Spara Viali spara, spera Condor spera (felicitazioni)

1. Siamo sicuri che sia questo il nostro Cesena? Tutto troppo perfetto questo weekend: la Primavera che sabato surclassa la Lazio, la squadra femminile che con un gol del ritrovato capitano Petralia – dopo mesi di non perfetta sintonia col bianconero a livello mentale – sconfigge il Bari e oggi pomeriggio i ragazzi di Viali in piena emergenza hanno la meglio del Teramo praticamente senza mai soffrire.

2. Non eravamo abituati a così tante emozioni esclusivamente positive: soffrire fa parte del nostro Dna e per questo il ko contro il carneade Pontedera non ci aveva nemmeno più di tanto sorpreso. Oggi invece funziona tutto alla perfezione: prendete e godetene tutti.

3. A dir la verità un po’ di polemica riusciamo a trovarla sempre, come quella di un siparietto all’intervallo di Cesena-Teramo, con l’oratore in cattedra che, tra un tiro di sigaretta e una birra, catechizza i suoi adepti sulla “dannosità” di Caturano da sostituire immediatamente con Frieser.

4. Un assist e un gol, eccoli i “danni” di Sasà che, in silenzio, è giunto a 8 sigilli in campionato e a 100 in carriera. Ne avrebbe potuti segnare di più? Certamente, avrebbe potuto mettere in ghiaccio la partita già nel primo tempo, ma non esiste giocatore che non abbia ancora ampi margini di miglioramento

5. A proposito di marcatori: Bortolussi 10, Pierini 10 e Caturano 8. Non serve una laurea per capire quanto sia temibile l’attacco bianconero. Tanto da poter sopportare senza problemi anche le naturali pause della nostra punta di diamante, quel Bortolussi che deve necessariamente rifiatare ora per tornare in forma ai play-off.

6. E cosa dire di Favale? Miglior terzino del Cesena per il secondo anno consecutivo e in scadenza di contratto per il secondo anno consecutivo. Ma tanto siamo coperti con il triennale di Calderoni no? (Attenzione: da leggersi con spirito ironico).

7. Intanto rendiamo omaggio al cammino della Primavera. Chi c’era prima, ovvero il duo Manuzzi-Martini, aveva costruito una gran bella squadra con giovani locali. Un lavoro letteralmente impressionante se si considera il default del 2018. Ora la nuova proprietà ha deciso di puntare al salto di categoria anche ricorrendo ad innesti “non organici”, ovvero ad acquisti di giovani non cresciuti nel nostro vivaio.

8. Scelta sbagliata? Potremmo discuterne per ore. Da un lato l’obiettivo del settore giovanile non è vincere bensì produrre i vari Berti, Lepri o Sphendi, dall’altro partecipare al massimo campionato porta a valorizzare maggiormente i propri gioielli. Del resto le vittorie tricolori con Sacchi e del Viareggio restano momenti indimenticabili per tutti i tifosi bianconeri.

9. E qui finiamo nel solito, ma quanto mai attuale, discorso relativo alla transizione tra vecchia e nuova società. Ora comanda Agostini, plenipotenziario dei due presidenti americani, e questo tipo di valutazioni spettano al condor e ai suoi consiglieri. Tra i quali scopriamo esserci, da un articolo de Il Resto del Carlino, anche un altro grande ex: Sebastiano Rossi.

10. Da qui a fine stagione si andrà avanti quindi su un doppio binario: da un alto Viali e i suoi pretoriani concentrati sui play-off, dall’altro Agostini e la sua truppa impegnata a costruire il Cesena del futuro. E in tutto questo un ruolo importante spetterà anche a Teleromagna, fiduciaria Orogel, col suo imminente disimpegno sul fronte cesenate e l’allargamento dei propri orizzonti editoriali su scala regionale.