Mignani: “Certi tipi di gol non li faremo mai, l’importante è farne uno in più”
È ancora forte il rammarico per i due punti persi lunedì scorso a Padova e, nella conferenza stampa di presentazione della sfida contro il Mantova, è inevitabile partire dagli errori commessi all’Euganeo dai bianconeri. Il tecnico Michele Mignani commenta così la scarsa realizzazione sotto porta che ha inciso in modo determinante nell’ultima gara: “Credo che la cosa più importante sia che la squadra mantenga continuità nelle prestazioni, perché così abbiamo più probabilità di fare punti. Tutte le squadre, in un campionato così lungo, possono avere rammarico per aver perso qualche punto per strada, per sfortuna o per demeriti propri. Speriamo di riuscire anche noi a raccogliere più avanti qualche punto ‘inaspettato’.
Il nostro obiettivo è creare più situazioni e più occasioni da gol, soprattutto quando l’avversario si abbassa. Dobbiamo essere cattivi e determinati quando ti concede l’occasione di fargli male. Ogni attaccante ha caratteristiche diverse e non possiamo aspettarci che facciano tutti lo stesso tipo di gol. Magari alcuni tipi di gol non li segneremo mai, ma ne faremo altri. Per vincere, ciò che conta non è come li fai, ma farne uno in più degli avversari”.
Il focus si sposta poi sulla gara di domani contro i virgiliani, reduci da una prima parte di stagione piuttosto turbolenta e capaci di raccogliere appena quattro punti lontano da casa. “Possanzini sta facendo un grande lavoro: nonostante non sia partito bene, il Mantova ha sempre fatto prestazione anche nelle sconfitte. Hanno un’identità precisa: palleggiano tanto e lo fanno bene. Dobbiamo capire cosa fanno e perché lo fanno, per essere lucidi nella fase difensiva. A volte dovremo concedere qualcosa nel loro palleggio, altre volte andare a pressare nel momento giusto per conquistare palla. Sarà una partita complicata, perché possono costringerti a correre a vuoto, ma spero che la squadra riesca a interpretare bene ciò che proviamo in allenamento”.
L’unico giocatore di movimento che ancora non ha trovato spazio è il difensore svedese Peter Amoran, classe 2004, in prestito dal Parma e desideroso di potersi mettere in mostra. “Sono molto contento di lui: mostra sempre grande intensità e qualità negli allenamenti. È cresciuto molto dal primo giorno di ritiro, dà valore alla rosa ed è pronto per giocare. Appena arriverà il momento, entrerà in campo”.
Infine, il punto sugli indisponibili. “Frabotta sta bene: ha smaltito l’affaticamento avuto in settimana, ieri ha svolto parte dell’allenamento con la squadra e spero che da oggi sia totalmente disponibile.
Arrigoni? Conosco Tommaso da tanti anni e sono stato io a chiedere alla società di portarlo qui. L’anno scorso ha avuto un infortunio molto grave che ha richiesto un intervento importante. È tornato in gruppo a fine ritiro, ma un infortunio del genere richiede sempre giorni o mesi di adattamento per ritrovare gli equilibri fisici. Adesso sta crescendo, ogni giorno lo vedo meglio, e sul valore assoluto della persona metto le mani sul fuoco. Anche senza giocare molto sta dando un contributo enorme al gruppo”.
