Dalla Serie C gli attaccanti del futuro: i talenti di cui ha bisogno il Cesena
La Serie C è da sempre un campionato che racconta storie diverse: squadre in costruzione, piazze ambiziose e giocatori chiamati a trasformare il potenziale in certezze. È anche un contesto ideale per osservare con attenzione il reparto offensivo, dove numeri, personalità e continuità iniziano spesso a fare la differenza già in giovane età. Il focus su questo settore non è casuale. In casa Cesena, l’attacco è il reparto che più di tutti avrebbe bisogno di un rinforzo di rilievo, una necessità ormai evidente. Allo stesso tempo, però, è giusto essere realistici: nessuno dei profili citati in questo approfondimento è da considerarsi un obiettivo concreto per il mercato di gennaio. Si tratta piuttosto di un’analisi che guarda oltre l’immediato. L’intento dell’articolo è infatti quello di segnalare gli attaccanti di maggiore prospettiva della Serie C, suddivisi per girone, mettendo in evidenza quei profili che stanno emergendo per rendimento e margini di crescita, con l’idea di giocare d’anticipo sulle scelte future, più che inseguire soluzioni di breve periodo.
Nel Girone A di Serie C non mancano profili offensivi di prospettiva, attaccanti già pronti per il salto di categoria o comunque destinati a finire presto sui taccuini dei direttori sportivi più attenti.
Il primo nome è quasi obbligato: David Stuckler. Il danese classe 2004, arrivato in estate al Vicenza in prestito dalla Cremonese, ha impiegato pochissimo tempo per lasciare il segno, mettendo a referto 6 gol in 18 presenze. È solo alla sua seconda stagione tra i professionisti, ma mostra già una maturità notevole: attaccante forte fisicamente, dotato di un grande fiuto del gol e capace di reggere il confronto con difese strutturate. Proprio a inizio luglio il suo nome era stato sondato dal ds Fusco per rinforzare l’attacco bianconero, a conferma dell’attenzione che già circonda il giocatore. Il salto di categoria sembra solo questione di tempo, anche se difficilmente il Vicenza – che sta dominando il campionato con 12 punti di vantaggio sul Lecco – se ne priverà a breve.
In casa Hellas Verona spiccano due profili molto interessanti, entrambi sotto osservazione per il futuro. Il primo è Richi Agbonifo, classe 2006, attualmente in forza all’Inter Under 23, dove ha collezionato 14 presenze e 3 assist. Nato come esterno d’attacco, può agire senza problemi anche da seconda punta. È un giocatore più portato per l’assist che per il gol, ma la sua velocità e il suo strappo ricordano da vicino Augustus Kargbo, con il vantaggio di una struttura fisica ancora più solida.
L’altro talento è Denis Cazzadori, classe 2004: 19 presenze e 5 assist in stagione, dopo l’ottima annata al Caldiero Terme chiusa con 7 gol e 3 assist. Cazzadori è un attaccante completo, che abbina quantità e qualità e può interpretare praticamente tutti i ruoli del reparto offensivo, risultando prezioso sia nel gioco senza palla che nella costruzione.
Infine bisogna citare Leon Sipos, autentico trascinatore del Lecco. Il croato classe 2000 sta vivendo una stagione straordinaria, con 9 gol e 14 assist in 19 presenze, numeri che parlano da soli. Cresciuto nel vivaio della Fiorentina, aveva già chiuso lo scorso campionato in doppia cifra (12 reti), ma è soprattutto nell’ultimo periodo che ha trovato una continuità realizzativa impressionante. Attaccante imponente dal punto di vista fisico, Sipos sembra finalmente pronto per misurarsi con una categoria superiore.
Anche nel Girone B il reparto offensivo offre diversi spunti interessanti, tra giocatori già decisivi nei rispettivi contesti e giovani che stanno accelerando il proprio percorso di crescita.
Il nome che spicca su tutti è senza dubbio Giovanni Bruzzaniti. Se il Pineto occupa sorprendentemente il quarto posto in classifica – alle spalle solo di piazze ben più quotate come Ravenna, Arezzo e Ascoli – gran parte del merito è proprio dell’attaccante classe 2000. I numeri sono eloquenti: 17 presenze, 9 gol e 7 assist, che gli valgono la vetta della classifica marcatori insieme a Pattarello. Nato come esterno d'attacco, Bruzzaniti ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione, diventando con il tempo un puro terminale offensivo. La conferma è arrivata già nella scorsa stagione, sempre con il club abruzzese, chiusa con 15 gol e 5 assist. Il suo rendimento non è passato inosservato: la contesa di mercato tra Salernitana e Catania sembra ormai risolta a favore degli etnei allenati Toscano, i quali sembrano pronti a ufficializzare l’accordo.
Ampio spazio meritano poi i classe 2004, protagonisti di una stagione molto positiva. Il primo è Simone D’Uffizi, giocatore che soffre strutturalmente i sistemi senza ali offensive e con due punte centrali, ma che nonostante ciò sta dimostrando qualità di categoria superiore. Per lui 18 presenze, 7 gol e 2 assist. Cresciuto nella scuola Roma, è un esterno d’attacco abilissimo nell’uno contro uno, dotato di un senso del gol tutt’altro che scontato per un giocatore che parte largo. Il salto di categoria, nel suo caso, appare solo una questione di tempo.
Segue Davide Pio Stabile, in forza alla Vis Pesaro: 18 presenze, 5 gol e 2 assist. Prodotto del vivaio dell’Atalanta, è una classica punta centrale fisica, con ampi margini di miglioramento soprattutto sul piano tecnico e nella continuità. A fine novembre l’esperto di mercato Nicolò Schira ha segnalato l’interesse di club come Spezia, Juve Stabia e Cagliari, a conferma di un profilo già finito sotto osservazione.
Qualche gradino più indietro, ma comunque da menzionare, Cristian Padula. È attualmente al Campobasso in prestito dal Torino: 17 presenze, 2 gol e 1 assist. Nella scorsa stagione, al Giugliano, aveva chiuso con 5 gol e 3 assist, mostrando sprazzi interessanti, pur senza ancora compiere il definitivo salto di qualità.
A chiudere il discorso sul Girone B sono due profili di proprietà della Juventus, entrambi inseriti in contesti utili alla crescita. Il primo è Serigne Deme, italo-senegalese classe 2006 della Juventus Next Gen: 18 presenze e 2 gol. Per struttura fisica, velocità e capacità nel dribbling ricorda molto Agbonifo, anche se – almeno al momento – appare leggermente più indietro nel percorso di maturazione. Non va dimenticato che Deme è stato acquistato solo lo scorso gennaio dal Sasso Marconi, in Serie D.
Infine Gianmarco Di Biase, classe 2005, attualmente al Bra in prestito dalla Juventus: 13 presenze e 2 gol. Seconda punta per caratteristiche, l’anno scorso in Primavera bianconera aveva messo insieme 9 gol e 5 assist fino a gennaio, prima del passaggio alla Pergolettese, dove però ha trovato poco spazio. Il talento c’è, ora serve continuità.
Nel Girone C, il talento offensivo guarda soprattutto verso Bergamo. I due profili più interessanti del girone meridionale sono infatti entrambi di proprietà dell’Atalanta, classe 2005, e rappresentano già oggi qualcosa di più di semplici scommesse.
Il primo nome è Dominic Vavassori, italo-brasiliano che sembra avere ben poco a che fare con la Serie C. Già in estate era stato a un passo dalla Juve Stabia e non è escluso che il ds delle Vespe, Lovisa, possa tornare all’assalto anche nella prossima finestra invernale. I numeri parlano chiaro: 8 gol e 3 assist finora con l’Under 23 della Dea, dopo una stagione precedente chiusa con 9 gol, 4 assist e ben 5 reti nei play-off. Vavassori è un attaccante tecnicamente straripante, capace di unire qualità da centravanti di manovra a istinti da vero bomber. Non a caso, a inizio novembre l’Atalanta ha deciso di blindarlo con un rinnovo fino al 2029, segnale inequivocabile della fiducia nel suo percorso di crescita.
Sta crescendo a vista d’occhio anche Giulio Misitano, altro classe 2005, cresciuto nel vivaio della Roma. Dopo l’ottima stagione in Primavera giallorossa, chiusa con 14 gol e 6 assist, si sta confermando anche tra i professionisti: 15 presenze, 5 gol e 2 assist. Misitano abbina tecnica, fisicità e rapidità, ma soprattutto si distingue per il grande lavoro sporco e per un istinto da rapace d’area che lo rende particolarmente efficace negli ultimi metri.
Scendendo di un paio d’anni, il Girone C propone poi tre profili classe 2002 che meritano attenzione. Il primo è Guglielmo Mignani, figlio dell’attuale allenatore del Cesena, deciso a inseguire la Serie B direttamente con il Benevento. Finora per lui 11 presenze, 3 gol e 1 assist, dopo una stagione di grande livello alla Pianese chiusa con 18 gol e 2 assist. Attaccante d’area di rigore, per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda molto Gabriele Moncini.
Interessante anche Antonio Sabbatani, in forza al Sorrento e in prestito dall’Audace Cerignola: 16 presenze, 3 gol e 1 assist. Nato a Faenza, è una punta centrale atipica: alto poco più di 1,80 m, non fa del gioco aereo il suo punto di forza, ma compensa con mobilità e intelligenza nelle letture. Nella stagione 2023/24, in Serie D con il Ravenna, aveva chiuso con 10 gol in 28 presenze.
Chiude il quadro Mattia Tirelli, attaccante del Monopoli: 19 presenze e 5 gol. Alle spalle tanta gavetta tra Serie C e Serie D – tra le altre con Ravenna, Brusaporto e lo stesso Monopoli – con numeri discreti, seppur non ancora esaltanti. Un percorso di crescita graduale, seguito da vicino dal suo agente Chiaretti, lo stesso di Castagnetti, che ne cura lo sviluppo in ottica futura.
