Il doppio ex Allievi: “Ormai è giusto dirlo, il Cesena lotta per la serie A”
Con la maglia della Juve Stabia ha vissuto le stagioni migliori della sua carriera, a Cesena ha vissuto la bruciante sconfitta ai play-off contro il Monopoli lasciandola con rammarico. Avviciniamoci al match di sabato pomeriggio contro i campani con le parole di Nicholas Allievi.
Allievi, come vede le sue due ex squadre arrivare all’appuntamento di sabato?
“Entrambe stanno facendo un campionato importante, sono due piazze che meritano la classifica che hanno. Sono contento perché ho bellissimi ricordi sia del mio periodo alla Juve Stabia che dell’esperienza a Cesena. Con organizzazione, voglia di far bene ed entusiasmo si stanno prendendo ciò che meritano”.
Per lei solo sei mesi in Romagna: quanto ha inciso l’amara eliminazione ai play-off nel suo prematuro addio al Cavalluccio?
“Non so quanto abbia inciso in realtà. Io sono arrivato a Cesena a gennaio e poi sappiamo come si è conclusa la stagione. L’anno successivo hanno rivoluzionato tutto: è cambiato il ds, è arrivato un nuovo allenatore e tanti giocatori sono cambiati. Ripeto, non so quanto abbia inciso la sconfitta con il Monopoli, di certo posso dire che ha bruciato parecchio perché il nostro era un gruppo importante ed il dispiacere per non essere riusciti ad esprimere le nostre qualità è stato tantissimo”.
Con le vespe invece è andata diversamente… La considera la squadra più importante della sua carriera?
“Senza dubbio sì. Lì ho giocato quattro anni, ho vinto un campionato da protagonista, giocando sempre e togliendomi soddisfazioni grandissime. Con la Juve Stabia ho vissuto il periodo più importante della mia carriera”.
Quanto ha inciso il grave infortunio al crociato nel suo percorso?
“Quell’infortunio è stato uno dei pochissimi dispiaceri che ho avuto a Castellammare, mi ha precluso di far bene in quella serie B che mi ero conquistato. In realtà, va detto, che ebbi modo di recuperare la forma e giocare anche in quel campionato. Poi c’è stato il covid e la retrocessione, ma sono rimasto ancora a vestire la maglia gialloblù. Il mio percorso è stato sicuramente rallentato e sì, sicuramente è stato un dispiacere personale”.
Nel suo palmarès brillano due promozioni dalla C alla B, appunto con la Juve Stabia e un’altra con il Como. Quanto è grande il rimpianto per non essere mai riuscito ad affrontare la Serie B al pieno delle sue forze?
“La mia delusione è da ricercarsi nel fatto che entrambe le volte in cui sono arrivato in B dalla porta principale, vincendo, ho avuto la sfortuna di rimediare un brutto infortunio sul finale della stagione precedente. Posso dire che sì, è l’unico rimpianto di una carriera della quale sono soddisfatto. Se avessi avuto la possibilità di giocare la B al massimo probabilmente avrei fatto meglio, è brutto, sicuramente, ma fa parte del calcio. Gli infortuni fanno parte del mestiere”.
Per le vespe è stata più inaspettata l’ultima promozione in B oppure quella che l’ha vista protagonista?
“Tutte e due promozioni stupende. Quella del 2018-2019 è stata un’emozione incredibile, che porterò per sempre dentro. La Juve Stabia del 2023-2024 l’ho seguita da lontano ed aveva le nostre stesse caratteristiche: sia noi che loro non eravamo tra le favorite, pur essendo squadre importanti. Il comune denominatore tra le due annate è stato senza dubbio la forza del gruppo, è la base sulla quale si è costruito il successo”.
Tornando al Cesena, questo Cavalluccio è attualmente terzo nonostante sulla carta ci siano squadre più quotate. Ci vede delle analogie con il suo percorso in Romagna, quando riusciste a lasciarvi alle spalle Virtus Entella e Pescara?
“La categoria diversa per me non permette di comparare le due squadre. Questo è un Cesena che lotta ormai per la promozione, è giusto dirlo. Si tratta di una squadra costruita bene, con giocatori forti ed esperti della categoria: può giocarsi le sue carte. A dire il vero, anche noi in quella serie C avevamo qualcosa in più e quei play-off persi hanno fatto male davvero a tutti”.
Cesena-Juve Stabia: come finisce?
“Sono due squadre che giocano bene a calcio, sarà una partita bella da vedere e ancor più da giocare. Può finire in qualsiasi modo”.
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