“Soli. Però finalmente noi. Solo noi. Solo noi”

L’addurre mistificatorie teorie volte a giustificare una prestazione nettamente sotto le proprie possibilità svilisce il lavoro di giocatori, staff tecnico e dirigenza.
27.12.2025 21:00 di  Bruno Rosati   vedi letture
“Soli. Però finalmente noi. Solo noi. Solo noi”

1. Con che coraggio, su? Davvero qualcuno crede al complotto delle giacche nere contro il povero Cavalluccio?

2. Oggi a Catanzaro l’arbitro poteva assegnare un paio di rigori ai bianconeri ed è stato superficiale nel revisionare gli episodi? È probabile, ma gli errori arbitrali fanno parte del calcio. Sia oggi in epoca VAR, così come cinquant’anni fa. Perciò è inutile invocarli come alibi. Se il Cesena FC ritiene di essere stato danneggiato dalla direzione di gara può tranquillamente mettersi davanti alle telecamere e parlarne, come oggi ha fatto Fusco, mettendo a conoscenza il pubblico di cosa pensa il club sull’argomento. Chiunque altro è bene che non si soffermi più di tanto su questo marginale aspetto.

3. Se una qualsiasi persona esterna ai vertici del club, o allo staff tecnico, prova ad aggrapparsi agli episodi arbitrali avversi per dipingere il Cesena come fosse il Calimero della serie B, una squadra vessata dalle istituzioni e poco tutelata se non quando penalizzata a favore di chi le si para davanti, è un povero inetto o addirittura in profonda malafede. E, in ogni caso, implicitamente finisce per svilire il lavoro di Di Taranto in primo luogo, ma secondariamente anche dello stesso Fusco, poiché sottintende che non siano in grado di difendere il club per cui lavorano, di portarne avanti le istanze in maniera efficace.

4. Finita la parentesi sull’arbitraggio, possiamo cominciare a parlare di calcio. 18 partite di campionato, delle quali 3 concluse a porta inviolata: non è che il Cesena prenda poi tanti gol rispetto alla media di questa B, di certo non è particolarmente complicato fare gol alla squadra di Mignani.

5. Prestazioni negative come quelle fornite oggi da Ciervo e Magni portano a pensare male per ragioni diametralmente opposte: il primo sta disputando un grande campionato ed è fisiologico che, non essendo di proprietà del club per cui gioca, possa inconsciamente essere attratto da una serie A che lo attende a prescindere da quel che ne sarà dal Cavalluccio; il secondo non sta trovando spazio ed è fisiologico che, non essendo di proprietà del club per cui gioca, possa inconsciamente essere più concentrato sul trovare una nuova squadra con cui rilanciarsi. Fortunatamente però arriva Blesa a placare tutta la malizia: se un calciatore che ha da poco firmato un lungo rinnovo gioca con quell’indolenza, allora non è che ci sia chissà quale differenza tra giocatori in prestito e di proprietà.

6. Ora voltiamo subito pagina. In fin dei conti, un anno fa di questi tempi, l’umore diffuso era ben peggiore. E tanto della partita di Catanzaro ci sono cortigiani in abbondanza che proveranno a trovare un qualsiasi pretesto per indurvi a credere che sia stata meno brutta di quello che è stata. Perciò è il caso di utilizzare il restante spazio per parlare d’altro, che ha comunque una sua certa rilevanza.

7. Al di là della partita di oggi, non è stato tutto brutto durante questa settimana di festività. Anzi, è giusto sottolineare quanto di bello sia accaduto: Simone Bastoni si è scusato per l’irricevibile esultanza sfoderata dopo il suo gol in Cesena-Juve Stabia. Lo ha fatto tramite una storia Instagram sul proprio profilo. Una presa di coscienza magari non troppo tempestiva. E forse, per chi è abituato a pensare male, nemmeno sincera. Quel che è certo è che non si è trattato di una giustificazione estorta dal club.

8. Quattro anni fa si era verificato un caso analogo, gestito in maniera completamente opposta. Il 5 dicembre 2021 durante Cesena-Montevarchi, la partita del primo gol di Berti in maglia bianconera, Francesco Ardizzone si era macchiato della medesima colpa: aveva zittito il pubblico in maniera plateale. All’indomani, alle 18:52 per la precisione, ecco che sul sito ufficiale del Cesena FC compare la nota attraverso la quale il giocatore fa ammenda.

9. Ora è inutile dibattere su quale sia la modalità migliore attraverso cui gestire la situazione. Domandiamoci invece perché il Cesena abbia adottato due approcci così diversi. Perché Simone Bastoni è stato lasciato pubblicamente solo nel cercare redenzione? Siamo sicuri che, fino a quando sarà un giocatore in forza al Cesena, possa essere pienamente coinvolto alla stregua di ogni suo compagno. Nel bene così come nel male, nessuno va abbandonato. Perché quando capiterà ancora di perdere, non sempre ci sarà un arbitro a prestare il fianco alla teorizzazione di un complotto.

10. Distacchiamoci ulteriormente dal match odierno. Su TuttoCesena.it ci consideriamo da sempre un variegato insieme di figure pienamente autonome, con inclinazioni differenti e distanti dall’avere un orientamento corale. Si tratta di una nozione ribadita in innumerevoli occasioni che presupponevamo fosse ormai recepita dal nostro pubblico. Ma gli eventi succedutisi nel corso di questi mesi ci hanno mostrato che tanti, troppi, ancora fraintendono questo aspetto che riteniamo cruciale. Di conseguenza, Stefano Severi ha stabilito di esternare i suoi giudizi altrove, proprio per evidenziare che le sue tesi siano di sua esclusiva pertinenza e non debbano essere imputate ad altri soggetti.
A questo link trovate i 10 (s)punti