QuasiRimini

21.10.2020 23:22 di  Stefano Severi   vedi letture
QuasiRimini

1. Abbiamo vinto un quasiDerby, evviva. Perché si giocava col quasiRimini.

2. Abbiamo vinto in casa. Verrebbe da dire che bello tornare a vincere davanti al pubblico amico ma in realtà la cornice metteva comunque abbastanza tristezza. Però il tabù Orogel Stadium è stato finalmente sfatato.

3. Abbiamo cancellato Modesto. No, la sconfitta dello scorso campionato proprio no, quella purtroppo resterà ad imperitura memoria come la più umiliante della storia recente del Cesena (a mio parere in assoluto però seconda al 3-2 subito sul campo parrocchiale del Brescello). Però il ricordo di Modesto si cancella eccome, e con lui i brutti sogni evocati dal Fano. 

4. Abbiamo un gioiellino tra le mani, Mattia Bortolussi classe 1996. E lo sapete qual è la vera buona notizia? Che probabilmente non lo venderemo a gennaio. È bene ricordarlo, fino a qualche anno fa funzionava così.

5. Abbiamo un ingegnere a dirigere le operazioni: La regia di Petermann, tutta sostanza e senza fronzoli, è superiore agli stucchevoli tocchi di Sensi in mezzo al campo.

6. Abbiamo vinto una partita nettamente e senza soffrire. Come da pronostico. Qualcosa a cui non eravamo abituati ma che ci lascia piacevolmente sorpresi, un po’ quella sensazione di quando la moglie dà ragione al marito. 

7. Nel punto precedente ho esagerato, lo ammetto. Però stasera le indicazioni tecniche, di fronte ad un avversario modesto tanto quanto il Gubbio, lasciano il tempo che trovano e quindi è bene soffermarsi sulla forza mentale dimostrata dal gruppo.

8. I dieci punti in sei gare proiettano il Cesena ad una sola lunghezza dalla terza piazza ma la classifica lì nel mezzo è ancora un’ammucchiata degna dei soggiorni di Berlusconi nella dacia di Putin.  

9. La certezza è che nessuno si esalterà domattina guardando la classifica del girone B perché sono ancora troppo freschi i promemoria sui limiti di questa squadra, gentilmente offerti da Triestina e Feralpi. Eppure si tratta del punto più alto, sportivamente parlando, fin qui raggiunto dal Cesena FC.

10. Infine i tifosi. O tutti o nessuno, si diceva. Da stasera magari lo potremmo correggere in “o tutti o qualcuno”. E quelli fuori beffati due volte: sia dal tentativo, per la verità abbastanza deludente, di sciarpata sulle note di Romagna, sia da ElevenSport che funziona come il self di Lugaresi da Cesenatico (è da chiudere se non va, cit.).