Mancò la fortuna, non il valore

24.03.2021 18:30 di Stefano Severi   vedi letture
Mancò la fortuna, non il valore

1. In generale noi italiani abbiamo una caratteristica fantastica: riusciamo a celebrare le sconfitte come fossero vittorie. Da El Alamein alla battaglia di Nikolajewka, da Caporetto alla sconfitta del Braglia di domenica sera, riusciamo a trasformare tutto in eroica sublimazione grazie a una narrativa degna dell’Istituto Luce.

2. In tutto questo la cosa veramente ironica è che, in assenza di minaccia esterna, passiamo il tempo a lamentarci. Del Martorano, della società che è una cooperativa e non ha abbastanza soldi, di Viali e Zebi che non hanno un progetto, di Capellini e Petermann che sono da Sammaurese.

3. Adesso siamo nell’isteria della sfortuna. Non vinciamo più dal ’15-’18 e diamo la colpa alla sfortuna, agli arbitri e un po’ alla coppia Conte-Casalino che fanno le conferenza stampa troppo tardi la sera. Sempre e solo sfortuna.

4. Qual è il beneficio della retorica del “anche oggi abbiamo dominato”? Ma cosa significa dominare? E cosa significa vincere una partita o un campionato? Talvolta le definizioni sono coincidenti ma, rimanendo in Italia, è più facile essere agli antipodi.

5. Il dato di fatto è che il Cesena per la seconda partita consecutiva non è riuscito a trovare il gol. Ci possono essere mille attenuati – attenzione, non giustificazioni – ma quello zero alla fine dei conti è quello che ci frega.

6. Attenzione, però: se per un attimo mettessimo da parte i discorsi relativi alla sfortuna e provassimo a guardare le cose con più distacco, noteremmo una squadra che sta comunque rispondendo alla grande ad un periodo di oggettiva difficoltà.

7. Il post covid non solo ha pesato come un macigno sulla condizione atletica di tanti uomini chiave ma ha anche imposto un calendario impossibile, con gare ogni tre giorni, che sta mettendo a dura prova la tenuta atletica (e mentale) di tanti giocatori.

8. Ardizzone ko, Maddaloni stagione finita, Zecca si ferma nel riscaldamento, Di Gennaro alza bandiera bianca all’intervallo, Capanni non se la sente (al Read Madrid sicuramente si prenderà qualche rischio in più): eppure chi va in campo riesce sempre a sfoderare prestazioni maiuscole.

9. Guardiamo a questo: Viali riesce ad ottenere il 110% da una squadra che, al netto degli infortuni, sarebbe legittimata a lottare per la salvezza o poco più. Invece si sta mostrando a livello, o quasi, delle prime della classe.

10. Conclusione: continuando a giocare così arriveranno anche le vittorie e il Cesena si potrà togliere tante altre belle soddisfazioni. Gli errori fanno parte del calcio e della vita: anche in questo i bianconeri potranno (e dovranno) migliorare.