Orgasmo ‘targato’ Cesena. A Bologna

Martedì prossimo si celebrerà il 35esimo anniversario della prima storica vittoria arpionata dal Cavalluccio all’ombra delle Due Torri…
14.10.2025 11:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Orgasmo ‘targato’ Cesena. A Bologna

Tutti voi ricorderete sicuramente le ultime due straordinarie vittorie conquistate dal Cesena all’ombra delle Due Torri. Quelle due vittorie arpionate sempre nell’anno del Signore duemilaundici. Sempre in Serie A. Grazie alle magie sfoderate (prima) dal tandem Giaccherini-Malonga e (poi) da Parolo. La prima volta però, si sa, non si scorda mai. MAI. Ed allora, in questa sede, mi sembra giusto celebrare il primo storico hurrà raccolto dal Cesena al Renato Dall’Ara trentacinque anni. Un hurrà che, i seguaci bianconeri con i capelli bianchi (o senza capelli…), ricorderanno ancora con immutato affetto. Perché vincere a Bologna, per un tifoso del Cesena, è come vincere alla Scala del Calcio. Quel famoso 21 ottobre 1990 si giocava la sesta giornata di Serie A. Il Bologna del Professor Scoglio era già in debito d’ossigeno, ultimo in classifica. Il Cesena di un ‘certo’ Lippi invece, reduce da un bel successo interno col Bari, arrivava a quel derby con il morale bello alto. Amarildo, quella domenica, sfiorò subito il vantaggio per i romagnoli. Poi però, piano piano, i padroni di casa incominciarono ad alzare il proprio baricentro. Wass, di testa, poco prima dell’intervallo colpì un palo clamoroso. Anche l’inizio ripresa fu di marca felsinea. Ma, nel suo momento migliore, il Bologna fu infilzato a dovere dalla truppa bianconera. Minuto sessantasei. Capitan Piraccini approfitta di un errore a centrocampo di Galvani. Si invola prepotentemente sulla corsia di destra. E crossa in mezzo. La palla, sfiorata dal difensore locale Verga, si impenna vorticosamente ed arriva allo smarcatissimo Ciocci. Il quale non si fa tradire dall’emozione e, grazie a un perentoria incornata, gonfia la rete di Cusin. È l’unico gol di quel derby. Il gol che, per l’appunto, regala al Cavalluccio il suo primo indimenticabile successo al Dall’Ara. E pure un effimero sogno ‘chiamato’ Coppa Uefa. Un sogno che durò poi solo una misera manciata di settimane. Per la cronaca Ciocci, in quella stagione, riuscì a segnare la bellezza di 14 gol. Riuscendo a conquistare nella classifica cannonieri un onorevolissimo 5° posto alle spalle di Vialli, Matthaus, Aguilera e Skuhravy. Purtroppo però, quel suo succoso score personale, non riuscì comunque ad evitare all’ambizioso Cesena (ricordate l’acquisto dell’acclamatissimo Silas?) una dolorosa ed annunciatissima retrocessione in Serie B. Unica magra (diciamo pure magrissima) consolazione: i romagnoli chiusero quel tribolato campionato con 19 punti, uno in più proprio degli odiati cugini emiliani. Meglio che niente.