Il pazzo Avellino arriva in Romagna dopo il fallimento del 2018

Accomunato al Cavalluccio dallo stesso amaro epilogo sette anni fa, l'Avellino è l'ultima squadra di una lunga serie ad aver ritrovato la cadetteria dopo il crack dal 2018 ad oggi (come Como, Palermo, Bari, Modena, Reggiana, Lecco).
09.11.2025 07:00 di  Gianluca Di Donato   vedi letture
Il pazzo Avellino arriva in Romagna dopo il fallimento del 2018

Pensi Avellino e ti viene subito in mente l’anno maledetto: il 2018 anche per i Lupi così come per il Cavalluccio (ed il Bari) ha significato morte e rinascita a livello pallonaro. I galletti ci hanno messo quattro anni – grazie a Mignani – a ritrovare la cadetteria, il Cavalluccio sei e i Lupi un anno in più. Lo scorso anno in Serie C hanno vinto il girone meridionale, anche grazie ai fallimenti a stagione di corso di Taranto e Turris che hanno spinto i campani al primissimo posto, dopo un avvio non certo esaltante a sfavore di un’Audace Cerignola che stava stupendo tutti. Sono tornati in punta di piedi in Serie B e quest’anno l’obiettivo primario è una salvezza tranquilla, strizzando l’occhio ai play-off semmai tra marzo e aprile si trovino ancora nella posizione che attualmente detengono. All’inizio del turno odierno i biancoverdi occupano il settimo posto con 16 punti, frutto di 4 vittorie (contro Monza, Virtus Entella, Reggiana e Carrarese), 4 pareggi (contro Modena, Padova, Mantova e Pescara) e 3 sconfitte (contro lo Spezia, Frosinone e Juve Stabia) segnando 16 reti ma incassandone ben 19 (seconda peggior difesa del torneo, dietro solo al Pescara). Il loro rendimento è migliore in casa al Parternio-Lombardi che in trasferta. Le gare disputate finora dai campani non sono mai state banali, ma connotate da continui ribaltoni e colpi di scena: basti pensare alle vittorie contro Carrarese in Toscana e sulla Reggiana nello scorso turno, entrambe per 4-3. In trasferta però hanno perso a Frosinone e a Castellammare di Stabia per 2-0 oltre al disastroso capitombolo casalingo 4-0 contro lo Spezia.


Città: Avellino
Distanza da Cesena: 554 km
Fondazione: 1912
Colori sociali: biancoverde
Stadio: Partenio-Lombardi (26.000 spettatori – omologati 9.080)
In Serie B dal: 2025
Posizione Ultimo Campionato: 1° posto Serie C girone C (promosso)
Presidente: Angelo D’Agostino
Direttore tecnico: Mario Aiello
Allenatore: Raffaele Biancolino
Capitano: Marco Armellino
Miglior marcatore: Tommaso Biasci, Lorenco Simic (3)
Miglior assist man: Dimitrios Sounas (4)


Gli Avversari
L’Avellino dispone della rosa più ampia dell’intera serie B: ben 33 giocatori (5 stranieri) per un’età media abbastanza alta di 27,5 anni. Un vero e proprio modulo di base non esiste: il tecnico Biancolino ha alternato il 3-4-1-2 3 e il 3-5-2 al più stabile 4-3-1-2. Analizzeremo quest’ultimo in quanto usato nelle ultime gare, quindi presumibilmente vedremo i Lupi con questo schieramento anche oggi pomeriggio in Romagna.
In porta il titolare Iannarilli (15 gol presi in 9 presenze) sarà assente per un problema accusato alla spalla in settimana e sarà sostituito dal giovane under 2004 Daffara (2 presenze e 4 reti subite) di proprietà della Juventus Next Gen. L’ex bianconero Marson e Pane sono gli altri portieri che a gennaio con molta probabilità cercheranno fortuna altrove.
Nella difesa impostata a quattro invece trovano spazio i centrali Simic (3 gol e 1 autogol in questo avvio di campionato per l’ex Maccabi Haifa e Bari) e Fontanarosa (8 presenze) con ai lati i terzini Missori del Sassuolo a destra e il duo Cagnano-Milani a sinistra. Cancellotti è stato spesso utilizzato dal primo minuto quando il reparto è stato impostato a tre, con conseguente spostamento sulla linea dei centrocampisti dei terzini. Enrici, Manzi, Marchisano e l’ex Rigione sono ancora a secco di presenze.
Il centrocampo vede nel mediano Palmiero il cervello della squadra con l’esperto greco Sounas (assist-man dei biancoverdi con ben 4 passaggi vincenti ed una rete) e l’under 2002 ex Brescia Besaggio (1 gol e 1 assist in 11 presenze) che spesso si alterna con Kumi (2004 del Sassuolo) e Palumbo (2002 ex Juventus Next Gen ) che hanno realizzato 1 gol in 9 apparizioni entrambi. L’atalantino Gyabuaa, De Cristofaro, capitan Armellino e D’Angelo completano il reparto.
Come supporto al duo offensivo troviamo il trequartista Roberto Insigne, fratello dello svincolato Lorenzo, che è arrivato in estate in Irpinia a titolo definitivo dal Palermo. Sta dando un sostanziale contributo alla causa biancoverde: una rete nell’ultimo match contro la Reggiana in 9 presenze. Meglio ancora sta facendo la sua riserva Russo (2 gol in 11 presenze la maggior parte da subentrato anche giocando come attaccante puro) e invece l’under 2004 D’Andrea, dopo l’esperienza a Brescia, non si sta confermando in Campania.
Il reparto d’attacco è molto folto e con elementi di spicco per la categoria: basti pensare a Biasci, prelevato a titolo definitivo dal Catanzaro, che ha già messo a segno 3 marcature in appena 9 presenze. Al suo fianco ci sarebbe sulla carta Tutino, capocannoniere due anni fa con 20 reti a Cosenza ma reduce da un’annata disastrosa nella Genova blucerchiata; però non è al meglio e lo sta sostituendo egregiamente Crespi, under 2004 scuola Lazio (1 gol e 2 assist in 11 presenze) senza dimenticare un califfo della Serie C come Lescano che al piano superiore sta trovando qualche difficoltà di troppo. Un altro ex bianconero come Panico (riscattato dopo il prestito semestrale dalla Carrarese) e gli infortunati Favilli (ex Bari e Genoa) e Patierno (in ripresa dopo un’infezione virale) completano la batteria di attaccanti a cui prestare massima attenzione.

L’allenatore
Il quarantottenne Raffaele Biancolino, nativo di Napoli, è un tecnico giovane: ritiratosi dal calcio giocato nel 2019 e dopo brevi esperienze nel Carotenuto e nel Città di Avellino (club di Eccellenza campana), nella stagione 2021-2022 assume il ruolo di allenatore in seconda della formazione Primavera dell’Unione Sportiva Avellino per poi essere promosso nella stagione successiva. A metà ottobre del 2022 viene nominato tecnico ad interim dell’Avellino, succedendo a Taurino per poi cedere il posto a Rastelli e contestualmente ritornare ad allenare la formazione Primavera. Nel gennaio del 2023 consegue la qualifica da allenatore Uefa A che consente di allenare tutte le prime squadre fino alla Serie C, oltre a poter essere tesserato come allenatore in seconda sia in Serie B che in Serie A. Il 22 settembre del 2024 viene nominato nuovamente tecnico ad interim del Lupi stavolta al posto di Pazienza. Dopo 4 punti ottenuti nelle prime due gare, la società biancoverde decide a sorpresa di confermarlo per il resto della stagione e ad aprile vince il campionato contro ogni pronostico, riportando l’Avellino in cadetteria dopo sette anni dal fallimento del 2018. Ha un contratto fino al 30 giugno 2028.

Ultimi precedenti
Serie B 2017-2018
4ª giornata | Cesena-Avellino 3-1
25ª giornata | Avellino-Cesena 1-1

Formazione Tipo (4-3-1-2)
Iannarilli (DAFFARA); MISSORI, SIMIC, FONTANAROSA (Cancellotti), CAGNANO (MILANI); BESAGGIO (KUMI/PALUMBO), Palmiero, Sounas; INSIGNE (Russo); BIASCI, CRESPI (Lescano)
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