Tanto va così, ti accorgi che la vita è una foto di gruppo…

Cadono i ragazzi a Monza e perdono persino le ragazze in casa con il Vicenza. Una domenica di rammarichi in casa bianconera.
25.11.2025 07:00 di  Giordano Rosati   vedi letture
Tanto va così, ti accorgi che la vita è una foto di gruppo…
© foto di Cesena FC femminile

Due fotocopie esatte, queste sono state le gare di entrambe le formazioni cesenati. Due ‘patacate’ colossali, due reti subite e due sconfitte. Va così l’intero fine settimana bianconero.
Zero punti portati a casa, poco importa se i risultati finali si rivelano bugiardi per quanto i campi hanno raccontato.
E se una squadra viene sconfitta in casa della capolista, l’altra viene beffata tra le mura amiche da una neopromossa. Non che sia una tragedia, sia chiaro. Una giornata storta, una di quelle dove il pallone proprio non ne vuole sapere nulla di entrare, può capitare. Sarebbe tuttavia opportuno mantenere la massima attenzione nella retroguardia in questi casi, proprio per evitare in défaillance simili.

Circondati da un deserto di inquietudini, il nervosismo che montava all’accumularsi delle occasioni sprecate evapora lentamente, fino a lasciare il posto ad un senso di sconforto se si pensa a quanto poco sarebbe bastato per raggiungere esisti del tutto differenti. Tornano a galla tutti i fantasmi che le passate stagioni si portano appresso, figli di rose in continua rivoluzione e di una incertezza che regna sovrana ogni qualvolta si presenti il finale di stagione.
Troppe sono le domande che sorgono in seguito a contese del genere, dovute ad una memoria che non riesce a lasciarsi alle spalle i bei momenti, nonostante siano sempre più simili a ricordi talmente sparsi che non possono più collegarsi.

Continuare a rimuginare per poi farsi il sangue amaro è inutile, il Vicenza ha battuto il Cesena per 0-1 e nessun ragionamento, per quanto valido o meno possa essere, potrà mai cambiare il finale dell’incontro.
Per fortuna persino i tentativi di stare da soli falliscono: i soliti vecchi amici sono ancora lì, soffrono alla nostra stessa maniera. E allora, per non dimenticarci, non rimane che scattare primi piani eterni.

Va così
Ti accorgi che lo scatto è mosso e fuori fuoco
Ma è troppo tardi per fare uno spreco
Dei momenti che affronti degli imprevisti che ti tocca vivere
Pagando in contanti per poter scrivere
Di qualcosa con il rischio che non accada
Di qualcuno con il rischio che non ti veda
Del motivo che ci accomuna dentro la cornice
Ancora troppo sveglio per dormire