Bisoli: “Cesena da applausi! Il bel gioco? Non conta nulla…”

A tu per tu con l’Uomo di Porretta: “Mignani sta facendo un gran lavoro. Berti ha i piedi fatati. Mia moglie non ne può più di vedermi sempre in giro per casa…”
05.11.2025 00:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Bisoli: “Cesena da applausi! Il bel gioco? Non conta nulla…”
© foto di LaPresse

A volte mostro di sincerità. A volte campione di democristianità. L’inossidabile Pierpaolo Bisoli è da sempre così: prendere o lasciare. Ed io, l’Uomo di Porretta Terme, lo… prendo. Certo che lo prendo. A scatola chiusa. Sempre e comunque. Non soltanto perché – lo dice la storia – nessuno ha mai vinto quanto lui a Cesena. Non soltanto perché – questa cosa la dico io – nel sempre più incellofanato calcio moderno ci vorrebbero più Bisoli (e più Castori).

Bisoli, dopo 11 giornate il Modena è primo in B. I canarini rimarranno lassù sino alla fine?
“Non so se il Modena riuscirà a vincere il campionato. Di sicuro, i gialloblù, arriveranno tra le prime quattro. Il Modena ha tutto per durare sino a maggio. Tutto…”

Altre sicure candidate alla promozione diretta?
“Ovviamente il Palermo. Il Frosinone. E poi il Monza. Secondo me, quella brianzola, è la rosa più forte e più attrezzata dell’intero lotto cadetto…”

E del Cesena che mi dice?
“Dico che sta facendo un campionato strepitoso. Un campionato da applausi. La recente sconfitta incassata a Bari non ha per nulla intaccato il grande percorso sin qui fatto da Mignani. Signori: 20 punti in 11 partite sono tanta roba…”

Tantissima roba. Anche alla luce del fatto che i bianconeri, sinora, hanno giocato 7 volte in trasferta.
“Mah, su questa cosa delle trasferte non so che dirti. Per me, il fattore campo in Serie B, non  è assolutamente un fattore determinante. Non è più come una volta…”

La rosa bianconera pare avere qualche lacuna strutturale di troppo. Almeno in attacco e in difesa.
“Per me, la rosa del Cesena, non ha tutte queste lacune che dici tu. Poi è chiaro, dietro quei 15-16 possibili titolare c’è magari qualche scommessa e qualche giovane che deve ancora maturare. Però ripeto: il Cesena non è 4° in classifica per caso. E la rosa perfetta, a questi livelli, non esiste…”

Il giocatore del Cavalluccio che le sta piacendo di più?
“Ce ne sarebbero tanti di giocatori da menzionare: Klinsmann, Castagnetti, Zaro. Ma se devo fare solo un nome faccio quello di Berti. Il ragazzo ci sa fare con i piedi. Ha talento. E sta andando alla grandissima…”

Suo figlio invece, purtroppo, è fermo ancora ai box.
“Dimitri è un leone in gabbia, non vede l’ora di ributtarsi nella mischia per poter dare il suo contributo alla causa bianconera (probabile che Bisoli Junior possa tornare l’8 dicembre, per la trasferta di Padova, ndr).

E lei? Quanta voglia ha di tornare a sedersi su una panchina?
“Pure io sto impazzendo. La vita da campo, per me, è tutto. Anche mia moglie Rita non vede l’ora di liberarsi di me. Quando sono fermo da un po’ di tempo senza allenare, in casa, divento un gran rompiballe. Non è facile dovermi sopportare per tutto il giorno (risata, ndr).

In queste ultime settimane ha avuto dei contatti con qualche squadra?
“In B ancora no (ma ci sono un paio di club che, in caso di patatrac, potrebbero rivolgersi immediatamente al Bisolone, ndr). Dalla C, invece, una chiamata c’è stata. Ma io ora in C scendo solo se c’è un progetto importante…”

Lei ha vinto tanto in C e in B. Mentre in A ha sempre fatto tanta fatica. Perché tutte queste difficoltà nel calcio che conta?
“C’è poco da dire, c’è poco da trovare delle scuse: se questo è il mio score in A (tre esoneri a Cagliari, Bologna e Cesena, ndr), evidentemente quello di A non è il mio campionato. Anche se…”

Anche se?
“Anche se forse, la A, l’ho assaggiata (l’ultima volta proprio in riva al Savio, stagione 2014-15, ndr) quando non ero ancora pronto mentalmente per quei palcoscenici. Adesso che ho quasi 59 anni, magari…”

C’è un allenatore del panorama nostrano che apprezza particolarmente?
“Oggi come ieri continua a piacermi da matti Allegri. Lui, come il sottoscritto, bada sempre al sodo. Alla concretezza. Bertozzi, ascoltami bene: il bel gioco non conta nulla se non vinci. I risultati sono tutto nel calcio. Il resto è fuffa”.

Parole sante. Santissime.
“Cosa conta se giochi bene ma se poi non porti a casa il risultato? Ripeto: in questo mondo conta solo quello che c’è scritto sugli almanacchi…”

Una settimana fa, in occasione di Cesena-Carrarese, l’abbiamo rivista al Manuzzi. Acclamata dai tifosi bianconeri. E da tanti addetti ai lavori.
“È sempre un piacere tornare al Manuzzi, rivedere tanta gente che mi ha voluto bene e che continua a fare il tifo per me. Cesena per me resta una piazza speciale…”

E dove può arrivare questo Cesena?
“Può fare un ottimo campionato. E dare seguito a questa buona partenza. Però i giochi veri si fanno a marzo. Solo a marzo capiremo dove può arrivare il Cesena. E anche chi può vincere questo campionato molto intrigante…”