Biancolino assolve: “Rigione? Non gli butto la croce addosso”

L’Avellino si conferma una delle compagini più discontinue del campionato. E la difesa necessita più di qualche registrata…
09.11.2025 19:15 di  Simone Donati   vedi letture
Biancolino assolve: “Rigione? Non gli butto la croce addosso”

L’Avellino esce dal Manuzzi con una sconfitta senza appello, con zero gol fatti e ben tre subìti, confermandosi tra le peggiori difese dell’intero campionato. Nonostante un buon approccio tattico alla partita, gli irpini si sono resi pericolosi nell’arco di tutta la partita. Di seguito l’opinione del tecnico dei campani, Raffaele Biancolino, al termine del match: “Sicuramente non è servito tutto quello che abbiamo messo in campo oggi: non è servito davanti ad essere concreti, ad essere creativi e a chiudere qualche azione. Allo stesso tempo, sul primo gol dovevamo fermare l’azione, come hanno fatto loro, e nel secondo tempo su tre ripartenze abbiamo concesso troppo. Serve anche questo in questo momento, serve rompere qualche equilibrio e imparare a non prendere contropiedi: ultimamente ne stiamo subendo un po’ troppi. Voglio dire che oggi l’Avellino è venuto a Cesena con la voglia di vincere, su un campo difficile, cercando di mettere in pratica tutto quello che sa fare. Poi ci sono stati due episodi — a parte il rigore — due tiri con due deviazioni, che in questo momento ci hanno punito più del dovuto. Ma questo non significa che non abbiamo fatto nulla: chi vede la partita e conosce questa squadra sa che può dare di più.

Nella prima frazione è pure piovuto sul bagnato con l’infortunio del totem difensivo Simic. Al suo posto, invece di Enrici. il tecnico degli irpini ha preferito buttare nella mischia l’ex di turno Michele Rigione, autore di una prova tutt’altro che positiva e del fallo che ha portato il direttore di gara Maresca ad assegnare il calcio di rigore con l’ausilio del Var. “La scelta è stata coerente con quanto avevo detto in settimana: mi serviva quello che può dare lui. Non mi sento di buttargli la croce addosso: tranne l’episodio del rigore, non ho visto particolari difficoltà create alla squadra. Non voglio dare la colpa a nessuno: in primis la responsabilità è mia, la scelta di far giocare Rigione è stata tecnica. Se poi andiamo a vedere le altre partite, tutti hanno avuto le loro occasioni. Non possiamo dire che la colpa sia di un singolo giocatore o del portiere: se prendi due tiri deviati e subisci due gol, non è colpa del portiere. Oggi, più che una mancanza di gioco, è mancata cattiveria. La squadra ha chiuso la partita nella metà campo avversaria, ma bisogna essere più concreti. Non significa giocare solo d’attacco: servono equilibri, ma anche determinazione. Bisogna lavorare ancora di più su tutto quello che stiamo facendo”.