Tra il lato B di Elodie e il lato A del Cesena
Bella. Bellissima. Bella (quasi) come una giornata di sole di inizio primavera in Riviera. Provocante. Provocantissima. Provocante (quasi) come il culo di Elodie. Sexy. Sexyssima. Sexy (quasi) come un piatto di cappelletti in brodo. Diciamoci la verità: dopo 12 giornate non ci si stancherebbe mai di guardare la classifica. Classifica che, dopo (quasi) un terzo di cammino cadetto, ci riconsegna un Cesena fra le grandi della Serie B. Un Cesena – chi l’avrebbe mai detto la scorsa estate sotto l’ombrellone, tra un Cornetto Algida e una Moretti ghiacciata? – a soli tre punti dalla vetta e a sole due lunghezze dal 2° posto. Un Cesena con in saccoccia quattro mattoncini in più delle strombazzatissime Palermo e Venezia. Un Cesena con un sontuosissimo +11 sulla zona rossa. Cazzo: undici punti sulla zona rossa. Dopo appena dodici giornate. Undici. Tanta roba, eh. Tantissima roba. Anche alla luce del fatto che questo Cesena – non scordiamoci mai di questa cosa – sempre la scorsa estate è stato costruito dal diesse Fusco in un clima di (pesante) spending review. Anche alla luce del fatto che la band del (troppo) spesso sottovalutato Mignani, in questo già robusto scorcio di stagione ha tenuto la propria porta inviolata soltanto in due occasioni. Anche alla luce del fatto che il sopracitato Mignani è arrivato al 10 novembre con in casa soltanto due attaccanti (per ora) presentabili in Serie B. Con soltanto due attaccanti presentabili, eh. Attaccanti che, inutile forse sottolinearlo, sono Blesa e Shpendi. Ah, a proposito di Shpendi. Concedetemi – poi, lo giuro, per oggi la chiudo qui – un ultimissimo pensiero sul bomber italo-albanese. Padre perdona chi, ciclicamente, cerca di affossare Cristian (anche) sui social con critiche faziose. Con insulti gratuiti. Con offese indicibili. Con vagonate di merda. Tantissima merda. Sì, Padre. Perdona loro. Perché non sanno quello che fanno. Anzi, perché non sanno quello che scrivono.
PS 1: Quelli che… se dopo la sosta andiamo a prendere almeno un pari a Monza, vuol dire che siamo da A diretta
PS 2: Quelli che… come cantava più di vent’anni fa Luca Dirisio, ci vuole calma. E sangue freddo
