Tra Cesena e Houston

Poche storie: se Shpendi (già a quota 2 gol siglati) riuscirà da qui alla fine del campionato a buttarla dentro (almeno) altre 14-15 volte, il Cesena avrà fatto bingo due volte. Proprio così: due volte. Innanzitutto perché si sarà (quasi) sicuramente garantito punti pesanti, pesantissimi. Ma poi anche perché, l’italo-albanese, la prossima estate potrà finalmente regalare agli Americani (o a chi ci sarà eventualmente al posto degli Americani) una croccantissima plusvalenza. Una plusvalenza da leccarsi i baffi. Quella plusvalenza che, quest’estate, è saltata ‘soltanto’ per mancanza di offerte - chiamiamole così - presentabili. E se Shpendi non dovesse per vari motivi garantire al Cavalluccio questi ulteriori 14-15 gol? Beh, allora in quel caso mi sa tanto che in riva al Savio qualcuno dovrà invocare a gran voce l’aiuto di Houston. O magari di Lourdes. Visto che, con tutto il bene che posso volere agli altri attaccanti puri del Cesena (Olivieri, Blesa e Diao), là davanti probabilmente c’è una lacuna strutturale - qualitativa e quantitativa - grossa come una casa. Una lacuna che, anche per colpa della spending review adottata (giustamente) da Fusco & Friends dopo le spese pazze di Artico, non è stata colmata nemmeno l’ultimo giorno di calciomercato. Ecco, il calciomercato. ‘Che voto daresti al mercato del Cesena?’: in tanti, nelle ultime ore, mi avete fatto questa domanda. Ecco, a tutti questi seguaci bianconeri ho regalato una risposta in fotocopia: ‘Voti non ne voglio dare. Ma di sicuro, il probabile undici titolare del nuovo Cavalluccio è più forte dell’undici titolare del vecchio Cavalluccio…’. Molto più forte. Attenzione, però. Attenzione: visto che il campionato cadetto è lunghissimo e pure pregno di diaboliche insidie (infortuni, squalifiche, turni infrasettimanali, mal di pancia, stati depressivi), mi resta - Shpendi-dipendenza a parte - qualche più che lecito dubbio su qualche seconda linea della difesa al gusto di scommessa. O, peggio, di minestra riscaldata. Riscaldatissima. E il reparto più forte di questo Cesena ‘versione’ 2025-26? Beh, è ovviamente il centrocampo. Un centrocampo che, lo dico senza paura alcuna di essere smentito, è tra i migliori in assoluto dell’intero torneo. Non soltanto perché Bisoli Junior è il leader che mancava a questa squadra. Non soltanto perché Castagnetti è un altro superbig cadetto. Non soltanto perché Berti ha fretta di diventare grande. Sì. Grande. Assieme al suo amato Cesena. Un Cesena che, anche grazie alle parate del confermatissimo Klinsmann (sia benedetto l’infortunio capitato a Gomis…) e a qualche buona intuizione dell’attivissimo Fusco, sogna di essere la mina vagante di questo campionato cadetto che si preannuncia più incerto che mai.