Il pensiero stupendo di Mignani: portare in A il Cesena

Il trainer bianconero continua a tenere un profilo basso. Ma ora, il Cavalluccio, crede più che mai al colpAccio. Mercato di riparazione fattore chiave…
01.12.2025 11:05 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il pensiero stupendo di Mignani: portare in A il Cesena
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“Non sono un veggente. Non so dove può arrivare questo Cesena. E poi, a me, piace ragionare partita per partita…”. Michele Mignani, davanti a taccuini e microfoni, continua a non sbilanciarsi. Continua a tenere un profilo basso, diciamo pure bassissimo. Epperò, in testa, ha un’idea meravigliosa. Alla Cesare Ragazzi, tanto per intenderci. O un pensiero stupendo. Alla Patty Pravo. Dopo 14 giornate, con ben 26 punti in cassaforte e un commovente +13 sulla zona rossa, i bianconeri di Romagna – attualmente terzi in classifica in tandem col Modena, a -2 dal Frosinone e a -4 dalla capolista Monza – non possono infatti più nascondersi, non possono più bleffare: è la Serie A, il vero obiettivo. Il vero chiodo fisso. Non soltanto perché, in questo già robustissimo scorcio di stagione, Ciofi & Friends hanno dimostrato con i fatti di potersela giocare con tutti. Non soltanto perché questo Cesena può contare sul miglior portiere dell’intera Serie B, su una triade difensiva col pelo sullo stomaco e su un centrocampo che sa mixare (quasi) perfettamente grinta, prestanza atletica, esperienza e qualità. Poi vabbè, lo sanno tutti. Ma proprio tutti, eh. Là davanti si continua ad essere Shpendi-dipendenti. E al momento, Olivieri e Diao, probabilmente non riuscirebbero a segnare un gol nemmeno sotto tortura. Epperò, questa grave (diciamo pure gravissima, almeno per chi vuole sognare in grande…) lacuna strutturale che il Cavalluccio si sta portando dietro sin dallo scorso agosto, si proverà a colmarla nel mercato di riparazione. Un mercato di riparazione che, nelle intenzioni di Fusco, dovrà anche cercare di dare ulteriore profondità a una panchina bianconera che sinora non ha mandato in default il Cesena soltanto perché la malefica accoppiata infortuni-squalifiche non ha ancora fatto troppi danni. O soltanto perché Mignani è stato bravissimo a gestire i suoi 13-14 titolarissimi. Una certezza granitica: attaccante a parte (De Luca della Cremonese e Pierini del Sassuolo restano due nomi spendibili, complicatissima la pista che porta a Mosquera del Verona, scordatevi Djuric del Parma), se si vuole puntare con forza alla Serie A, a gennaio servirà portarsi a casa un esterno più forte del ‘povero’ Celia (valigie già pronte sul letto per lui?) e un altro difensore scafato. Non ci sono alternative, eh. Altrimenti – sigh – addio pensiero stupendo. Addio. Perché Monza, Frosinone e Modena, in casa, hanno (già) tutto per arrivare sino in fondo. Perché Venezia e Palermo stanno affilando le armi. Perché pure l’Empoli, là dietro, comincia a (ri)fare paura.

Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciAndo…