Pier Luigi Cera: un esempio di sport pulito

Il Bianconero, testata ufficiale del Cesena Calcio a cura del Coordinamento Clubs Cesena, è distribuito in occasione delle gare al Manuzzi dei bianconeri.
12.05.2014 06:00 di  Redazione Tuttocesena.it   vedi letture
Fonte: Ettore Pasini per Il Bianconero
Pier Luigi Cera
Pier Luigi Cera

Pier Luigi Cera, natali in quel di Legnago (Vr), un almanacco calcistico personale che parla di 500 partite all’attivo, gare disputate con quattro maglie di colore diverso (gialloblù del Verona, rossoblù del Cagliari, bianconero del Cesena e… azzurro della Nazionale italiana).Cera approdò nel Cesena nel 1973 dopo aver vinto uno scudetto nel sorprendente Cagliari e con il titolo di vice campione del mondo conquistato in Messico con la maglia azzurra tre anni prima.
Un libero dal gioco moderno con licenza di spingere, un atleta munito di lealtà sportiva sul campo ed all’interno dello spogliatoio. E poi anche un direttore sportivo dotato della massima correttezza; con lui a condurre le trattative calcistiche o seduto sullo scanno dietro alla scrivania in società, i presidenti (Manuzzi e Lugaresi) potevano dormire sonni tranquilli. Nessuna combine per interessi personali, neppure una lira sottratta indebitamente ai bilanci di cassa. Quando Cera andò a Roma per la cessione di Ruggiero Rizzitelli, si recò da solo nella villa del presidente romanista, l’ingegner Dino Viola. Prima della partenza Edmeo Lugaresi, consegnandogli il mandato, si limitò a dirgli: “Vai e concludi al meglio come tu sai fare”. Missione conclusa: felice la Roma per l’acquisto, contento il Cesena per il buon incasso.
Da 41 anni conserva gelosamente la cittadinanza a Cesena e oggi si sente romagnolo a tutti gli effetti, nonostante l’accento veronese che conserva ancora dopo anni di Romagna. Quando Cera giocava con il Verona, in gioventù, il presidente scaligero Saverio Geronzi, come premio di rendimento, gli regalò un terreno a Cavalese (Tn)… “Lì puoi fabbricarti una villetta per la montagna” gli disse. Pur apprezzando le valli trentine, Cera, nel tempo, preferì il mare di Cesenatico. Quel terreno di Cavalese? Fu acquistato da un costruttore di Cesenatico. Della sua vita calcistica, delle sue 500 partite di campionato, Cera ricorda tutto, soprattutto della grande amicizia che conserva tutt’ora per un suo ex compagno di squadra e di nazionale: Gigi Riva.