Il Cesena, Salvetti, il Camping delle Rose e il buco dell’ozono

Ormai l’avete capito pure voi: in Romagna ci sono bar normali. E bar speciali. Sì, bar speciali. Bar che raccontano storie speciali…
04.06.2025 10:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena, Salvetti, il Camping delle Rose e il buco dell’ozono

Nel mio bar preferito, tutte le sere verso le 20, davanti a una birra media o a un Aperol Spritz, puoi trovare Silvio e Francesco. Massì, Silvio e Francesco. Due tifosi del Cesena di lunga (anzi, lunghissima) data. Due soggetti che sono letteralmente cresciuti a pane (pardon, piadina), ragazze Cin Cin, Litfiba e Cavalluccio.

Il longilineo Silvio è uno scapolone impenitente. Un relitto degli anni ottanta. Uno di quei tipi che, nonostante le sue cinquantacinque primavere, continua ancora ad urlare al cielo che ‘Non esistono donne brutte, dipende da quanto Sangiovese bevi…’. Uno di quei personaggi che non ha mai voluto mettere su famiglia. MAI. Non ha figli, Silvio. Anche se, una sera di fine agosto dell’anno del Signore millenovecentonovantaquattro, al Camping delle Rose di Gatteo a Mare, Silvio ha montato una canadese. Ed ora – qualcuno sussurra al bar – a Toronto c’è un ingegnere sulla trentina magro come un grissino che gli somiglia parecchio. Parecchio, eh.

Quel panzone di Francesco, invece, al contrario di Silvio ha messo la testa a posto una decina di anni fa. Decidendo di sposare la (già all’epoca) burrosissima Deborah. Massì, la Deborah. Una popputissima biondona alta un metro e un tappo che, sino a una decina di anni fa, tutti al bar chiamavamo affettuosamente Ozono. Sì, Ozono. In quanto il suo – ehm ehm – buco lo conoscevamo tutti. TUTTI. Ah, cosa importantissima: il classe 1973 Francesco ha ben sette figli. Sette figli, eh. E, le due frasi che si sono sentite di più a casa sua negli ultimi dieci anni, sono state ‘Uno come Salvetti non lo vedremo mai più a Cesena…’ e ‘Cazzo, sono di nuovo incinta…’