Le pagelle di Catanzaro-Cesena | Un mastodontico ‘What if…’

Occasione ghiotta gettata via in due minuti, ma la coscienza è a posto: il Cavalluccio ha fatto quel che doveva fare e purtroppo non è andata bene. Questo è il calcio e lo si accetta.
17.05.2025 19:20 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
Le pagelle di Catanzaro-Cesena | Un mastodontico ‘What if…’

Klinsmann 6 Inoperoso per larghissima parte della partita, non può nulla sul mortifero colpo di testa di Iemmello.

Ciofi 6 Solido dietro, sa quando avanzare e occupare bene la fascia quando Adamo si accentra.

Piacentini 6,5 Un duello tutto rusticano con Iemmello a suon di sportellate che a conti fatti lo vede vincente, poi tanta tenuta su Pittarello. Chiude la stagione da riserva a testa altissima.

Mangraviti 6 Vigile e attento di testa, ha vita facile, complice anche e soprattutto la poca proposta messa in mostra dal Catanzaro.

Adamo 7 L’eroe del primo tempo, colui che asfalta la fascia destra, che si accentra per pungere, e che per poco non lo fa con una trivela da urlo che però sbatte contro il palo. Bene e operoso anche in fase difensiva, spende l’ammonizione per fermare sapientemente una pericolosa ripartenza giallorossa.

Saric 6,5 In quella che probabilmente è la sua ultima presenza in bianconero sfodera la solita propositività che tanto ce l’hanno fatto apprezzare. Cambia gioco, passa in avanti, tira da fuori e sfiora il palo. Prova anche a ribadire in rete la respinta di Pigliacelli sul rigore di Shpendi, ma anche in questo caso il numero ventidue giallorosso si supera. È stato breve ma intenso, Dario. (Dall’85' Berti S.V. Triste epilogo per lui al termine di un girone di ritorno praticamente ai margini della rosa.)

Calò 5 Anche oggi pochissimo il suo contributo al match: un colpo di testa alto e un tentativo di gol olimpico che comunque non sarebbe mai entrato. Ingiustificabilmente in campo per tutto l’arco della partita.

Celia 4,5 Si fa sovrastare da Cassandro, poi un timido cross, poi si fa sovrastare da Iemmello che insacca in rete il gol qualificazione. Il risultato finale è che tutto ciò è qualcosa più grande di lui. Mai come oggi sarebbe servita l’esperienza e tenuta di Donnarumma. (Dal 66' Ceesay 6 Ci prova con diversi cross dalla fascia a partita ampiamente deceduta.)

Bastoni 5,5 Ancora una volta troppi pochi palloni toccati per lui e poca partecipazione alla manovra. Sbuca fuori dal nulla con un’incursione in area e guadagna il rigore, ma Shpendi getta tutto alle ortiche. Chiude la sua stagione con una sostituzione mal digerita nella prima metà della ripresa. (Dal 59' La Gumina 5,5 Qualche sponda per i compagni, ma di fatto non si rende mai un problema per la retroguardia calabrese.)

Antonucci 5,5 Un primo tempo dedito al sacrificio in favore del recupero palla e sulla fascia quando c’è da attaccare, comunque con qualche tocco sbagliato di troppo. Nella ripresa è invisibile, ed il cambio inevitabile. (Dal 66' Tavsan 6 Un tiro alto di prima, poi sistema la mira e centra la porta, ma Pigliacelli ancora una volta dice ‘no’. Peccato per la partita già andata dal punto di vista psicologico; dopo quanto visto nel primo tempo poteva incidere profondamente.)

Shpendi 5 Un duello constante con Scognamillo, tra falli commessi e guadagnati, intervallato da qualche apertura per i compagni. Poi è il momento più importante della stagione, ma il classe 2003 lo sfrutta malamente dagli undici metri, forse con un po’ troppa paura addosso. Finale quasi impietoso per lui con la sostituzione dopo appena nove minuti dal penalty sbagliato. Non è questa la partita che deve far calare il sipario sulla sua esperienza in bianconero, è il caso che rimanga un altro anno. Forza, Cristian. (Dal 59' Russo 5 Un ingenuo colpo di tacco che fa perdere palla ai suoi e via con le valigie per Sassuolo.)

mister Mignani 7 Nulla da recriminare oggi al tecnico bianconero. Una partita preparata con una maturità quasi spiazzante per questo Cesena, reduce da due vittorie che al netto dei sei punti guadagnati erano al limite dell’accettabile per quanto visto in campo. La squadra sa come comportarsi in ogni frangente, poi il rigore sbagliato da Shpendi è una tragica variabile non prevista su cui nessuno può più nulla. Unico neo: gli zero minuti concessi ad un Francesconi parecchio in palla di questi tempi. Applausi per la chiusura in bellezza, quella che fa essere orgoglioso qualsiasi tifoso del Cavalluccio, al netto dell’eliminazione in fin dei conti indolore. E bravo Michele.

Cesena FC 6,5 Conoscendo il negativo stato di forma dell’avversario, i bianconeri lasciano palla al Catanzaro che, tolto il primo gol annullato a Iemmello, di fatto non va mai vicino al gol per cinquantaquattro minuti. Il Cesena poi inizia finalmente, dopo centottanta minuti di poco o nulla nelle due ultime partite, a giocare con la rabbia di chi vuole andare avanti e passare il turno. Passaggio del turno che però di fatto muore al cinquantesimo, dopo il penalty sbagliato da Shpendi, a cui fa subito seguito la rete del nove avversario. Un enorme peccato, ma anche un grandissimo onore aver chiuso la stagione a testa altissima, con una sconfitta indolore e con la consapevolezza che tanto la Serie A sarebbe arrivata solo con un miracolo. Vi vogliamo così.