Il Cesena è (ancora) senza il nuovo diesse. E il tempo passa…

Mi hanno chiesto un pezzo. L’ennesimo pezzo – che noia, che barba, che barba, che noia – sul Cesena. Epperò qui, dopo avervi già anticipato in tempi non sospetti l’uscita di scena di Artico e la riconferma di Mignani, io ho davvero poco da dire. Poco da commentare. Vabbè, potrei pure io mettermi qui a fare il toto-diesse (Fusco? Stefanelli? Rinaudo?). Potrei mettermi qui pure io a sparare percentuali alla cazzo, a fare dei gran copia-incolla su quello che trovo on line e/o in edicola. Potrei, ah. Ma non lo farò. Non lo farò. Perché – lo avete capito anche voi, gentili lettrici e gentili lettori – cosa frulla nella testa degli Americani lo sanno soltanto Melby & Friends. Solo loro, lo sanno. E, forse, nemmeno loro. Potrei allora mettermi qui a (ri)parlarvi di Klinsmann Junior. Di un Klinnsmann Junior che, su pressione del suo entourage, e nonostante sia già arrivata un’offerta da ‘dodicesimo’ del Sassuolo, sta meditando seriamente di rimanere a Cesena un’altra stagione, con la speranza di andarsi poi a giocare un Mondiale da titolare. Potrei, eh. Ma non lo farò. Non lo farò. Perché se poi nelle prossime settimane tornano a rifarsi sentire il Toro e un noto club estero di cui ora non posso rivelare il nome, io ci faccio una brutta figura. Una figura a dir poco barbina. Potrei allora mettermi qui a dire che il Cavalluccio Day andato in scena ieri al Manuzzi è stato un flop pazzesco. Una Caporetto di proporzioni inaudite. E potrei anche mettermi qui a dire che alcune ex famosissime vecchie glorie del Cavalluccio non contattate incredibilmente dagli organizzatori per far parte delle Leggende Bianconere (vecchie glorie che abitano ancora a Cesena o a un tiro di schioppo da Cesena, vecchie glorie che hanno fatto la Vera Storia del Cesena: i nomi potete ben immaginarli pure voi…) sono parecchio incazzate con gli organizzatori stessi. Potrei, eh. Ma non lo farò. Non lo farò. Perché poi dopo c’è sempre qualcuno che si offende. Qualcuno che va in paranoia. Potrei infine allora puntare il mio ditino accusatorio verso il Vertice Americano. Vertice che, a 22 giorni e spiccioli da quel ‘famoso’ preliminare play-off perso a Catanzaro per colpa (anche) di quel maledetto rigore sbagliato da Shpendi, non ha ancora scelto il nuovo diesse. Gettando alle ortiche del tempo assai prezioso. Potrei, eh. Ma non lo farò. Non lo farò. Anche perché, vedere un Cesena che una volta tanto comincia a programmare la nuova stagione il giorno dopo la fine delle ostilità, è un qualcosa che rimarrà – per dirla all’Elio de Il vitello dai piedi di balsa – nel boschetto della mia fantasia…
Mio caro vitello dai piedi di balsa
La tua storia è falsa
L’amico vitello dai piedi di spugna
Mi ha svelato la verità…