Cesena, dietro la salvezza tanta insoddisfazione: cosa non ha funzionato?

Il Cesena si congeda dalla stagione 2024-2025 come peggio non si può, regalando ai supporter giunti dalla Romagna una vergognosa sconfitta per 4-1.
Sulla contesa c’è davvero poco da dire, il Cavalluccio è giunto a Roma con le pile completamente scariche dopo il derby della scorsa settimana. Viene quasi da chiedersi se non fosse stato meglio rimanere del tutto a casa in seguito ad una partita del genere. Le arancionere, dopo aver concluso la prima frazione in vantaggio sul risultato di 1-0, nell’arco di cinque giri di lancette (tra il quarantesimo ed il quarantacinquesimo della ripresa) rifilano altre tre pere alle ospiti, capaci di andare in gol solo con Dumitru a tempo ormai scaduto.
Quella che molto probabilmente si rivelerà essere l’ultima gara di mister Conte alla corte di Magnani e Vincenzi si dimostra essere un completo disastro.
Il campionato del Cesena femminile finisce così, con l’ennesimo match deludente prima ancora che negativo. Se è vero che l’obiettivo principale della nazionale di Romagna doveva essere un tranquillo mantenimento della categoria, intento raggiunto senza alcun patema, è altresì giusto sottolineare quanto si potesse fare in più in questa annata. Finire a meno venti dalla zona promozione, gettando al vento una quantità enorme di punti contro compagini arrivate dietro in classifica, non può essere un traguardo soddisfacente. Collezionare la bellezza di venticinque mattoncini in meno rispetto allo scorso anno deve far porre qualche interrogativo alla società. Sebbene non fosse lecito aspettarsi un percorso analogo a quello passato, verosimilmente si sarebbe dovuto fare qualcosa in più per cementificare lo spogliatoio costruito con tanta fatica.
E se per le ragazze giunte in prestito che poi hanno cambiato casacca non si possono addossare troppe colpe al DS Sanna, diverso è il discorso per quanto riguarda le calciatrici che erano di proprietà e non sono state trattenute. Il lasciar partire gran parte della vecchia ossatura della rosa ha pesato come un macigno anche sulle giocatrici rimaste, destabilizzando un gruppo ormai consolidato. L’innesto di ben undici nuovi elementi su ventidue totali (delle quali addirittura sei in prestito dalla sola Inter) non ha giovato a trovare subito l’amalgama necessaria per lavorare al meglio. I continui risultati altalenanti, oltre che ad un’età media davvero bassa, si possono attribuire a questo aspetto. Basti pensare che nella prima parte di stagione sono state cambiate e tentate un’infinità di disposizioni tattiche differenti, trovando un po’ di equilibrio solo a gennaio. Se a tutto ciò si aggiunge un mercato di riparazione del tutto immobile, con le sole partenze di una Harvey a dir poco deludente e Battilana infortunatasi al ginocchio, senza trovare alcuna sostituta nei ruoli di esterno offensivo e difensore centrale, è presto detto come il campionato bianconero sia stato così travagliato.
Se tutte queste difficoltà sono da imputare ad un budget ridotto di sicuro si potrebbe fare qualcosa in più, rendendosi maggiormente appetibili per attirare nuovi sponsor, specie considerando che l’arrivo degli americani sembri sempre più un miraggio dopo i professati interessamenti iniziali.
Con il presumibile addio di Conte si andrà incontro ad una nuova rivoluzione?
Aspettarsi più stabilità per le avventure future è quantomeno legittimo.
p.s. mi chiedo se certi genitori si rendano conto che il loro comportamento è il primo ‘ostacolo’ che le loro figlie devono superare, ben prima degli avversari…
Res Roma VIII 4
Cesena 1
RES ROMA: Maurilli, Pezzotti, Varriale, Boldrini A., Palombi (36' st Boldrini S.), Verrino (43' st S. Novelli) , Iannazzo (21' st Montesi), Simeone, Pezzi (21' st Massimi), Giatras, Ikeguchi. A disp.: Zanghini, Liberati, Marino, G. Novelli, Noce. All.: Ruggeri
CESENA: Serafino, Trevisan, Groff (38' st Dumitru), Vergani, E. Testa(1'st Milan), Belloli (18' st Mak), Lamti, Petrova (9' st Jansen), Casadei, Calegari (9' st Di Luzio) Tironi. A disp.: Belli, Bardi, De Sanctis, Magalotti. All.: Conte
ARBITRO: Domenico Mascolo di Castellamare di Stabia. Assistenti: Mario Scala e Vincenzo Ferrara di Castellammare di Stabia
RETI: 44' pt Verrino, (R) 40' st Pezzotti (R), 43' st Boldrini A. (R), 45' st Pezzotti (R), 46' st
Dumitru (C)