Un caffè con Rino

03.02.2020 00:07 di  Redazione TUTTOCesena   vedi letture
Un caffè con Rino

1. Lo ammetto: ho faticato, e tutt’ora fatico, non poco a trovare il senso del post su Facebook del vicesindaco Christian Castorri a favore di Rino Foschi dopo il suo proscioglimento da parte della giustizia sportiva. Che si possa concordare o meno con le idee politiche del vicesindaco, una cosa è certa: Castorri non è certo uno da “buongiorno kaffè!!!”. Al contrario è uno che sa soppesare bene ogni propria mossa, anche sui social.

2. Allora perché questa entrata a gamba tesa, dopo mesi di profilo basso, nel mondo del calcio bianconero? Perché adesso? Dove vuole arrivare il vicesindaco? Perché è lui ora – e non più direttamente il sindaco come nella passata legislatura – che da Palazzo Albornoz segue la questione Cesena Fc.

3. Proviamo ad esaminare l’ipotesi più semplice: Castorri si augura che Foschi possa tornare ad essere il direttore sportivo del Cesena. Non è un mistero che tra Pelliccioni e il resto della dirigenza a volte ci siano state divergenze di opinioni e che a fine stagione il sammarinese potrebbe salutare il bianconero di Romagna.

4. Il candidato numero uno alla sostituzione sarebbe Zamuner ma, come rivelato negli ultimi giorni anche dal nostro Flavio Bertozzi, non sarebbe da escludere neppure un ritorno in riva al Savio di Gigi Piangerelli. 

5. Attenzione, però: Piangerelli, in qualità di dirigente del settore giovanile, è uno dei 29 indagati dalla giustizia sportiva in merito al fallimento dell’Ac Cesena e, insieme al patron del Chievo Luca Campedelli, l’unico a non essere ancora andato a giudizio (gli altri hanno tutti patteggiato a parte Foschi, appunto prosciolto).

6. A questo punto andiamo a riprendere il sempre illuminante articolo di Paolo Morelli de Il Resto del Carlino in cui ci spiega i motivi del proscioglimento di Foschi: “[…] la Procura Federale scrive (citando anche la testimonianza di Maurizio Marin) che era Pierluigi Piangerelli a scegliere i giocatori da cedere o acquistare, mentre Foschi interveniva direttamente nei rapporti con i giovani atleti e le loro famiglie tranquillizzandoli con la sua autorevolezza”. Attenzione, si sta parlando delle famigerate plusvalenze fittizie tra Cesena e Chievo.

7. Mors tua vita mea, in poche parole. Messa giù in questa maniera naturalmente l’immagine di Piangerelli è quella che viene maggiormente danneggiata, a fronte di una rivalutazione del ruolo di Foschi. Va sottolineato che spesso la realtà processuale è sempre più complessa di quanto venga giornalisticamente riassunta, ma il messaggio appare chiaro.

8. Ricapitoliamo: il proscioglimento di Foschi, anche grazie a Marin, si trasforma quasi in uno sgambetto a Piangerelli, perché in caso di mancato proscioglimento da parte della procura federale sarebbe difficile ipotizzare un suo ritorno al Cesena per questioni squisitamente etiche. Al tempo stesso Castorri celebra con un caffè “in amicizia” la prima vittoria processuale del “giallo”.

9. Ritorniamo quindi al punto di partenza: la nostra è una semplice congettura e la correlazione temporale di questi eventi è puramente casuale. Del resto sarebbe decisamente complicato basare un progetto, alquanto complottista, sulle tempistiche della giustizia sportiva: basandosi sulla mera statistica è sempre più facile che gli eventi siano totalmente scorrelati tra loro.  

10. Rino Foschi ha abbastanza autorevolezza per farsi assumere in qualsiasi squadra, Gigi Piangerelli resta un dirigente che conosce bene il mercato e sa lavorare ottimamente coi giovani mentre Christian Castorri è un politico alquanto navigato. E poi a pensar male si fa peccato.