LA VOCE DI ROMAGNA. Salcini: "Darò una mano da fuori, ma non umiliate Mancini"

Gianluca Salcini, titolare della Jolly Service, affermata azienda nel settore della logistica, nonché vice-presidente del Cesena Calcio durante la gestione di Giorgio Lugaresi, ha spiegato alla Voce di Romagna le ragioni del suo mancato ingresso in “Cesena&Co”, nonostante a dicembre avesse firmato per 600mila euro di fideiussioni. Ha parlato anche di Campedelli e di Mancini.
“In assemblea proposi di salvare il Cesena con una sola operazione finanziaria. Estinguere i costi correnti immediatamente, 8 milioni di euro, iscrizione compresa: io mi sarei fatto carico personalmente del 10-20% di tale somma. E’ stato deciso diversamente: anche per questo ho deciso di non entrare nella new.co. Darò una mano, ma da fuori, facendo quanto ho promesso a dicembre: intervenendo finanziariamente a giugno. Ma questa impresa e il modo di portarla avanti non mi appartengono più: mi appartiene solo il tifo. E quello non me lo toglierà nessuno”.
Salcini ha poi espresso un giudizio controcorrente sulla gestione societaria da parte di Campedelli e Mancini negli ultimi anni. “Campedelli e Mancini - si legge sulla Voce di Romagna - hanno vissuto con il Cesena. Forse al di sopra delle reali possibilità, non lo nego, ma nulla più di questo: non ci hanno marciato sopra. Igor ha preso un’azienda che aveva dei problemi, di più di quelli ammessi da Giorgio, e ha iniziato a gestirla in maniera esemplare. Poi sono aumentati i costi, ma sono arrivati i risultati. Hanno volato troppo alto, senza paracadute. Ma il trattamento che Giorgio ha riservato a Campedelli e Mancini a me non è piaciuto. Igor ha ripagato fideiussioni di Lugaresi per 6 o 7 milioni di euro. Ma di questo non si parla. Si parla solo dei debiti che ha fatto, non di quelli lasciati da altri che ha ripagato. Si parla delle spese folli della serie A, ma non si parla dei soldi che Mancini ha investito nel Cesena mettendoci la faccia. E l’ha messa pure a dicembre. Deve prendersi le sue responsabilità, ma senza essere umiliato”.