Alvini non si dà pace: “Non mi pento delle mie scelte”

Al tecnico dei calabresi dispiace uscire a mani vuote dall’ultima sfida interna della stagione. Il clima surreale non ha dato una mano ai suoi ragazzi.
10.05.2025 02:00 di  Simone Donati   vedi letture
Alvini non si dà pace: “Non mi pento delle mie scelte”

Mastica amaro il tecnico dei rossoblù Massimiliano Alvini, che teneva in particolar modo a terminare l’ultima gara stagionale in casa con un risultato positivo. Invece a portarsi a casa l’intero bottino è il Cavalluccio, che fa il minimo indispensabile per battere il fanalino di coda Cosenza. A prendersi i riflettori sono però le ripetute interruzioni della contesa a causa del lancio sul terreno di gioco di razzi da parte di tifosi cosentini presenti al di fuori dallo stadio, proprio su questo si è soffermato l’ex allenatore di Spezia e Cremonese nel post partita: “A me stasera girano tantissimo perché abbiamo perso un match a cui tenevo tantissimo e, francamente, non abbiamo meritato questo risultato. Abbiamo giocato in un clima surreale e dico solo questo: il calcio è troppo bello e Cosenza lo vive sulla propria pelle e mi dispiace che ci sia stata questa atmosfera. Mi sarebbe piaciuto viverla in maniera diversa non solo per l’amore e la passione che ho per questo per lavoro, ma anche per i tifosi, per voi giornalisti e per la mia società nonché per i miei calciatori. Il dispiacere è grande, però auguro il meglio a questa piazza a prescindere da quello che sarà il mio futuro e che possa nascere qualcosa di migliore.”

La vittoria di inizio maggio ai danni del Bari aveva riacceso le speranze dei cosentini, ma ormai il divario era troppo ampio per essere colmato. “Noi ci abbiamo sempre creduto e, personalmente, non ho mai detto parole tanto per dirle: a Bolzano abbiamo preso gol per un errore simile a quello di oggi, poi nel secondo tempo siamo rimasti in dieci e abbiamo subìto la seconda rete. Tutti quanti abbiamo avuto dei limiti e tutti quanti abbiamo delle responsabilità importanti, ma sicuramente non è mai mancato né l’impegno né la voglia di lavorare per il Cosenza, questo sia chiaro.
Allenare il Cosenza è stato un privilegio, ho scelto di venire qua e sono stato felice della decisione presa. Io sono stato bene, ho dato tutto e non mi pento di niente perché ho dato tutto quello che potevo insieme al mio staff e alla mia squadra
.”