CORRIERE ROMAGNA - Il doppio ex Confalone "Sono stato prima ultras e poi calciatore"

Si avvicna il derby più senttio qui in Romagna: Cesena-Bologna. Il doppio ex Simone Confalone che in passato ha vestito entrambe le casacche prova a spiegare cosa significa questa parttia "Sono due città dove la maglia della squadra di calcio è qualcosa di importante - dice l'ex capitano bianconero - allo stadio questo calore lo senti eccome, anche se a Cesena è superiore come fattore campo. Giocare nel Bologna non mi ha mai dato dei problemi, alla mia prima conferenza stampa dissi subito che ero un tifoso del Cesena e credo abbiano apprezzato la mia sincerità. A Bologna son risucito a giocare in A, sono partito dall'Eccellenza per arrivarci, giocando in tutte le categorie, ci tenevo da matti a esordire in A. Il passaggio dal Cesena al Bologna? mi ricordo che quando tornai al Manuzzi da avversario ci furono cori contro di me, poi molta gente per strada mi disse 'Io non ho fatto quei cori', però non c'è problema, io lo so come funziona la curva, lo so cosa scatta dentro un tifoso durante una partita. Io sono stato uno della curva prima di diventare un calciatore del Cesena, sono stato raccattapalle, poi ultras e infine giocatore. Quello della curva Mare era un mondo che sentivo mio. Un lato brutto e uno bello delle due città? a Bologna hanno un centro sportivo fantastico e una grande organizzazione, sta però diventando un pò pericoloso girare la sera in città, soprattutto per le ragazze, anni fa qualcuno aggredì Adailton per rubargli l'orologio. Cesena di bello ha il calore della gente, l'amore per la squadra. Di brutto ho solo un ricordo, quando con la società non trovammo l'accordo per il rinnovo del contratto e andai via nel 2005. Domenica spero proprio che vinca il Cesena, se ci penso questa è una frase che dico da quando ero bambino"
Oggi Confalone si allena tutti i giorni col Cesenatico in attesa di un'offerta giusta in Lega Pro e ammette di voler giocare fino a 44 anni.