Ich bin ein Martoraner

11.09.2022 20:30 di  Stefano Severi   vedi letture
Ich bin ein Martoraner

1. Alla fine il complimento più bello e vero è arrivato dai tifosi avversari: “Tu vuo fa l’americano ma sei solo il Martorano”.

2. Tralasciamo la citazione di una canzone napoletana e concentriamoci sulla seconda parte di quello striscione.

3. È vero, siamo il Martorano, siamo ripartiti con quella matricola.

4. Martorano è sempre stato un grande quartiere, forse simbolo, di Cesena: a vocazione agraria, caratterizzato da quei campi di frutta che spesso sono usati per prenderci in giro.

5. Noi siamo il Martorano, è vero, ma non solo. Siamo anche San Giorgio, Gattolino, Ponte Abbadesse, S. Egidio, le Vigne, Gambettola, Savignano, Forlì, Ravenna, Riccione e spesso e volentieri anche Rimini. Non me ne vogliano quelli delle città o frazioni che non ho citato.

6. Riempiamo di senso d'appartenenza tutta la Romagna, cosa c’è di sbagliato? 

7. La zappa e la vanga ci rappresentano, è vero, al pari della piadina e dei crescioni. Manuzzi e Lugaresi ci hanno portato in A e in Europa firmando i contratti dentro ai magazzini della frutta, sui cassoni di pesche. 

8. Fare l’errore di credersi qualcos’altro rappresenta una condanna a morte pressoché certa: lo abbiamo già sperimentato una volta.

9. Il bonus ce lo siamo quindi giocato e siamo ripartiti dalla matricola del Martorano: i vecchi soci non sono stati altro che dei romantici guerriglieri che per puro amore dei colori e della storia bianconera sono giunti in nostro soccorso.

10. Concludendo possiamo dire che sì, qualcuno che dalle nostre parti che vorrebbe vivere l’american dream c’è, sarebbe sciocco negarlo. Ma il richiamo alle nostre origini sarà per sempre per noi un orgoglio e mai un’offesa.