Recchi: “A Cesena vedo troppo pressappochismo. Marson? Meglio Agliardi…”

Parla l’ex ds bianconero: “Se non è scattato il feeling fra piazza e mister la colpa è di Modesto. Come si fa a tenere fuori il Conte? Sul caso Mangni il Cavalluccio mente. Valeri è forte…”
21.01.2020 11:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Recchi: “A Cesena vedo troppo pressappochismo. Marson? Meglio Agliardi…”
© foto di corriereadriatico.it

Non ha mai avuto peli sulla lingua, l’ex diesse bianconero Antonio Recchi. Lui, quello che pensa, lo dice. Sempre e comunque. Anche se spesso, le sue esternazioni, non sono proprio politically correct…

Recchi, questo Cesena continua ad essere schiavo delle proprie ansie. Delle proprie paturnie. Delle proprie lacune.
“L’ultima gara con la Virtus Verona ha confermato che questa squadra, al momento, non è ancora sufficientemente matura per puntare a qualcosa di più di una ‘semplice’ salvezza…”.

Il 3-3 arpionato in extremis contro Cazzola e soci continua a far parlare…
“Sabato scorso ho seguito la partita in tv. E, in casa bianconera, ho visto troppi errori. Errori grossolani. In ogni reparto. Se il Cesena è riuscito a portarsi a casa un pareggio in extremis, il merito, è quasi tutto di Valeri…”.

Anche il glaciale Butic, dagli undici metri, è stato fondamentale.
“Verissimo. Però ripeto: Valeri è stato il migliore in campo, per distacco. È lui il giocatore più forte di questo Cesena: se migliora anche in fase difensiva può davvero diventare un giocatore importante, di categoria superiore…”.

Del giovane Marson, invece, che ci dice?
“Dico che non mi dà certezze. Stop. Molto meglio il vecchio Agliardi. Un Agliardi che io, francamente, non avrei mai messo in naftalina. E non mi interessa se Marson è un baby che ti porta dei bonus…”.

Contro la Virtus Verona anche la difesa bianconera ha fatto acqua da tutte le parti.
“Male Maddaloni, sì. Male Brignani. Male anche Sabato, che secondo me resta la più grande delusione di questo Cesena. Dietro bisogna sperare nei rientri di Ricci e Ciofi. E vedere cosa combina la new-entry De Santis…”.

La Curva Mare ha chiesto ai bianconeri di ‘tirare fuori le palle’.
“I tifosi fanno bene ad essere arrabbiati, ad essere delusi. Il loro malumore è più comprensibile. Cesena è Cesena. Avere 8700 abbonati comporta degli onori. Ma anche degli oneri. A Cesena, la mediocrità, non è contemplata. Questa cosa, la società e mister Modesto, se la devono mettere bene in testa…”.

Fra Modesto e il pubblico bianconero, il feeling, non è mai scattato.
“Se il feeling non è scattato, perdonatemi, la colpa non è certo dei tifosi. A volte, il mister, sembra che si vada a cercare i problemi da solo. O che decida di sfidare la piazza. Mi spiegate, ad esempio, perché sabato ha tenuto fuori De Feudis dal 1'? Inconcepibile…”.

In che modo il Cesena potrà uscire da questo momento difficile? 
“Mi aggrappo all’esperienza dei ‘vecchi’. A Zampano, che in una manciata di partite ha già dimostrato di essere un superbig per la C. Ai nuovi arrivati Ardizzone e De Santis. A questo attaccante nuovo di zecca che, prima o poi, arriverà. E poi, fra poche ore, ci vorrebbe una bella vittoria col Carpi. Per risollevare un po’ il morale…”.

Che idea si è fatto della ‘famosa’ diatriba Cesena-Catanzaro legata allo scottante caso Mangni?
“Secondo me, nella stanza dei bottoni bianconeri, c’è troppo pressappochismo. Secondo me, episodi del genere, non fanno bene alla blasonata storia del Cesena. Io ho le mie buoni ragioni per dire che il Catanzaro ha detto la verità…”.

Guardi però che, sulla questione, il Cesena ha emesso una smentita ufficiale.
“Fidatevi di me: di solito nel calcio, quando arriva una smentita di questo genere, vuol dire che… è tutto vero. Poi voi siete liberi di credere al sottoscritto. O al Cesena. Decidete voi…”.