Calabro: “Non c’è chiarezza sul rigore. La squadra ha dato tutto”

Tanto rammarico in casa Carrarese per la sconfitta e per il fallo dubbio su Frabotta che ha portato al calcio di rigore.
29.10.2025 00:30 di  Simone Donati   vedi letture
Calabro: “Non c’è chiarezza sul rigore. La squadra ha dato tutto”

Torna a casa senza punti la Carrarese, nonostante un secondo tempo in cui ha creato più di un’apprensione alla retroguardia bianconera, senza però generare limpide occasioni da gol. Questo è il commento del tecnico dei marmiferi, Antonio Calabro, a caldo: “Credo che la partita sia stata decisa da alcuni episodi, perché nel complesso la prestazione è stata molto buona: bene nel primo tempo, e ancora meglio nel secondo. Nel primo tempo abbiamo avuto tanto possesso, ma pochi spazi; quando li trovavamo, non siamo riusciti a sfruttarli con la giusta fluidità, siamo stati un po’ fumosi nella manovra. Merito anche del Cesena, che ci ha chiuso molto bene le zone centrali, costringendoci spesso a giocare dentro al traffico. Nel secondo tempo, invece, abbiamo mosso palla con più velocità e concretezza, creando situazioni pericolose sugli esterni. È chiaro che, dovendo rischiare qualcosa in più, contro una squadra come il Cesena, dotata di attaccanti con grande gamba, qualche ripartenza la puoi concedere. Ma la squadra ha tenuto bene, e gli episodi purtroppo hanno fatto la differenza”.

Dalla prospettiva toscana c’è amarezza per l’episodio del fallo che poi ha portato al penalty in favore del Cesena: rivedendo più volte le immagini, non si risolvono i dubbi relativi all’effettivo contatto ai danni di Frabotta. “Sul rigore del primo gol, secondo me, non c’è chiarezza sul contatto, mentre ce n’è molta su un fallo precedente, piuttosto evidente, che ha portato al calcio d’angolo da cui poi è nato l’episodio. Purtroppo in un campionato così equilibrato certe situazioni possono indirizzare il risultato, ma questo non toglie nulla alla prova della squadra: i ragazzi hanno dato tutto, non ho visto nessun segno di appagamento dopo la vittoria con il Venezia”.

Non solo il Cavalluccio, ma anche i toscani hanno dovuto fare uso del turnover per affrontare al meglio le tre partite in sette giorni. “Noi abbiamo cambiato cinque giocatori e il Cesena quattro… bene o male tutte le squadre attuano questo turnover. Era importante dare spazio a chi finora aveva avuto meno minuti, anche per mantenere alta la competitività interna. In un campionato lungo e difficile come questo, serve una rosa ampia e tutti devono sentirsi coinvolti. I ragazzi che sono entrati si sono fatti trovare pronti, hanno risposto con atteggiamento e intensità. È un segnale importante, perché significa che il gruppo è unito e lavora con la giusta mentalità. Quando hai venti giocatori di movimento tutti motivati, diventa più facile affrontare anche i turni ravvicinati”.