Trenta punti alla salvezza
1. Lo so. Hai aperto il mio articolo ma cercavi altro. Non mi offendo. Ci sono abituato…
2. Prima vittoria in casa, Shpendi e Berti a segno: c’è tanto di cui godere anche senza cullare sogni troppo grandi per quel che si è progettato la scorsa estate. Come un secondo posto ad una sola lunghezza dalla vetta.
3. Cosa si può dire di una partita in cui anche Bastoni giganteggia in campo? Certo, non basta a redimere i tanti passaggi a vuoto ma speriamo vada avanti così.
4. Il Cesena vola e la classifica induce a volare con la fantasia. È umano e non bisogna vergognarsene. Occhio però a non illudersi…
5. Il rischio concreto è quello di credersi più bravi di quello che si è. Sedici sono i gol fatti, dodici quelli subiti nell’arco di dieci giornate. Una differenza minima. Se il rapporto continuerà ad essere tale è alquanto improbabile alla lunga confermarsi sul podio della cadetteria.
6. Il rischio concreto è quello di farsi abbindolare dai cortigiani che il Cesena lo lodano pure quando va male, pur di non scontentare chi è sul ponte di comando, quindi figuriamoci ora che viaggia a vele spiegate. Cesena-Carrarese ci offre l’occasione per rievocare, in una delle sfide precedenti, l’unico gol bianconero di Dominik Frieser. Ricordate cosa scrivevano di lui i cortigiani? Che l’austriaco conoscesse il calcio, che fosse sveglio e svelto, che avesse tecnica e si sarebbe reso estremamente utile. Pensate che i cortigiani, all’epoca, credessero veramente alle parole che stavano spendendo? Ovviamente no, lo hanno fatto solo per far felice l’allora padrone, Robert Lewis. Ça va sans dire, oggi sono disposti a incensare tutto e tutti per rientrare nelle grazie di Fusco e del redivivo Agostini, tornato in auge grazie all’avvento del ds campano.
7. Meglio non dar loro credito. Sono gli stessi che hanno battezzato la retroguardia bianconera come ‘super difesa’ già alla terza giornata, con il Cavalluccio che aveva incassato un gol a partita. I cortigiani sono stati uccellacci del malaugurio, dato che questa media già negativa in quel frangente è addirittura peggiorata. Meglio restare concentrati sulle necessità di questo Cesena.
8. Il Cesena ha in primo luogo il dovere di salvarsi, ma non salvarsi e basta. Se anche non si arrivasse ai play-off, l’imperativo è quello di ottenere una salvezza tranquilla. Dove per ‘tranquilla’ si intende non a sole due giornate dal termine come accaduto nella passata stagione. Voi che seguite e tifate il Cesena eravate tranquilli a dicembre 2024 con cinque sconfitte su sei partite giocate? Eravate tranquilli nella scorsa primavera, da metà marzo a fine aprile?
9. Per salvarsi potrebbero bastare 44 o 45 punti. Per non vivere le ultime giornate di campionato con l’apprensione per quel che accade sugli altri campi, meglio puntare sin da subito quota 50 e quel che viene di più è tutto guadagnato. Il Cesena di punti ne ha già 20, ora serve farne altri 30 il prima possibile.
10. È finalmente arrivato il fatidico momento. Cosa avrà da dire Stefano Severi nella sua personalissima rubrica, nella quale le opinioni al vetriolo non sono assolutamente riconducibili ad altre firme di TuttoCesena.it né vanno loro imputate?
A questo link trovate i 10 (s)punti
