Emozioni agrodolci per Lucchini: “Sampdoria e Cesena, due retrocessioni inaspettate”

Il difensore lombardo è stato una colonna negli ultimi anni veramente gloriosi per i blucerchiati, con tanto di qualificazione in Champions League.
11.09.2025 13:05 di  Adriano Antonucci   vedi letture
Emozioni agrodolci per Lucchini: “Sampdoria e Cesena, due retrocessioni inaspettate”
© foto di LaPresse

Con la Samp ha vissuto gli anni più belli della sua carriera toccando vette come la Champions League e la nazionale. A Cesena ha trascorso gli ultimi attimi in serie A di una carriera lunga e piena di soddisfazioni. Stefano Lucchini oggi è il vice allenatore del Campobasso, in serie C, ma per lui Samp-Cesena è una sfida da guardare con grande attenzione ed affetto.

Lucchini, cosa significa per lei Samp-Cesena?
“Una partita che racchiude tanti ricordi, tante emozioni. A Cesena ho segnato il mio ultimo gol in serie A, proprio contro la Samp”.

Che significato ha per lei quella rete?
“Si è trattato di un’emozione particolare. Io sono molto legato alla Samp perchè, posso dirlo per certo, lì ho vissuto gli anni migliori della mia carriera. Abbiamo ed ho raggiunto risultati incredibili. Ho centrato la qualificazione in Champions e sono stato convocato in nazionale da Prandelli. La Samp mi da emozioni particolari e segnarle quel gol mi ha fatto pensare tanto. Ricordo di non aver esultato per rispetto dei tifosi e dei tanti momenti belli vissuti”.

In realtà c’è stato anche un momento negativo, l’amara retrocessione in B del 2010-2011. Le fa più male quella o esser retrocesso con il Cesena cinque anni dopo?
“La retrocessione con la Samp fu davvero inaspettata. Iniziammo la stagione con i preliminari di Champions, poi giocammo l’Europa League. A fine girone d’andata avevamo 25 punti ed eravamo nella parte sinistra della classifica. A gennaio però andarono via Cassano e Pazzini, nacquero delle problematiche. I sostituti, pur essendo buoni giocatori, non sono stati all’altezza. Nel girone di ritorno facemmo solo 9 punti, fu una delusione incredibile.
Anche quella di Cesena fu una retrocessione inaspettata. Partimmo bene con una grande vittoria contro il Parma, c’era entusiasmo e c’erano tanti giocatori giovani e bravi. Poi però cominciarono a non arrivare i risultati ed iniziarono infortuni e cambi di allenatore. Possiamo dire che forse non eravamo tra le favorite per la salvezza, ma potevamo giocarcela in modo diverso”
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La Sampdoria è retrocessa sul campo anche nella scorsa stagione. Più grave questa retrocessione o quella del 2010-2011?
“Innanzitutto c’è differenza di categorie, la A e la B sono due campionati diversi per qualità e intensità. Al netto di questo però sono sicuramente due retrocessioni clamorose. Una Samp che gioca in B e parte con i favori del pronostico dopo grandi acquisti non può retrocedere sul campo. Sono state due situazioni simili, ma la differenza la fa la categoria. Per fortuna della Samp poi le cose sono andate come sappiamo, questa squadra merita altri palcoscenici”.

Si aspettava la separazione dei blucerchiati da Evani e Lombardo?
“In realtà sì. Loro sono stati bravi a riportare entusiasmo e a far meglio di chi li aveva preceduti, ma il problema è che la società aveva altre idee. La piazza però voleva che restassero quantomeno all’interno dello staff”.

Che ambiente si aspetta sabato a Marassi?
“I tifosi della Samp sono incredibili. Sono certo che nei novanta minuti sosterranno la squadra senza condizionamenti, poi saranno la prestazione o il risultato a determinare la reazione finale”.

Quali sono le maggiori insidie per il Cesena?
“La Samp vive una situazione difficile, nessuno si aspettava una partenza negativa dopo la riammissione in B. Ci sarà sicuramente voglia di fare una grande prestazione, i giocatori avranno una forte responsabilità e bisognerà capire come viene percepita. Se darà la carica si alzeranno i ritmi e per il Cesena sarà dura, se invece sarà percepita come un peso e per mancanza di personalità a qualcuno tremeranno le gambe, i bianconeri potranno approfittarne”.

Lei è ricordato e apprezzato per la sua bravura in tutte le piazze in cui ha giocato. Qual è il segreto per farsi ben volere dai propri tifosi?
“Con i miei pregi e i miei difetti, sul campo ho sempre dato tutto. Penso che questo mi sia stato riconosciuto. Inoltre, credo di essere sempre stato una persona disponibile ed educata con la gente ed anche questo è stato apprezzato”.

Che stagione si aspetta dalle sue due ex squadre?
“Dal Cesena mi aspetto un’altra stagione importante perché è una società consolidata con un allenatore di livello e uno scouting che seleziona sempre giocatori utili alla causa. Della Samp, ad oggi, è difficile dire cosa farà. Tutto dipenderà dalla forza dei calciatori, non devono avvertire il peso di giocare in una piazza così importante”.