Esordio da sogno per Berti in Under21. Viali: “È una grande soddisfazione”

“Sono felice per il ragazzo e per la società, se lo meritano”. Le parole di mister William Viali non nascondono l’emozione. Minuto 72: Tommaso Berti riesce finalmente ad esordire con la nazionale under 21 proprio a casa sua, al Manuzzi: un sogno che si avvera, con tanto di cartellino giallo per far conoscere a tutta Italia la sua ‘garra’ romagnola. E a suggellare il tutto è arrivato pure il gol su calcio di rigore, che i compagni hanno gentilmente concesso di battere all’eroe di casa.
Appena quattro anni fa era lì che sgomitava per emergere tra i giovani a disposizione dell’allora tecnico bianconero. Il trainer lombardo colse le qualità del piccolo centrocampista cesenate e da lì è iniziata una storia già importante, ma ancora tutta da scrivere.
5 dicembre 2021, Cesena-Aquila Montevarchi. Il risultato è in bilico sul 2 a 1 e lei sceglie di inserire quel ragazzo sbarazzino nemmeno maggiorenne che segnerà il gol finale…
“Al di là di quella partita nella quale fu decisivo, ricordo che Tommaso era già da tanto in pianta stabile con noi. Ricordo che quando eravamo in ritiro era il più giovane di tutti ed a lui è legato un aneddoto. Con la società eravamo d’accordo sul dover utilizzare 5 under per accumulare minutaggio, ma poi proposi di valorizzare Berti giocando con un under in meno. La società mi appoggiò e fu una scommessa vinta”.
Cosa ha intravisto nel prodigio di Calisese?
“La maturità, sia nei comportamenti che nel gioco. Tommaso gioca un calcio naturale, raramente sbaglia una scelta, è un talento puro”.
L’exploit di Berti è stato poco fa grazie all’esordio con l’under 21 proprio sul prato del Manuzzi. Che sensazioni ha provato al momento del gol?
“È una grande soddisfazione per aver avuto una giusta intuizione. Quando un giocatore cresce con te lo senti tuo e il raggiungimento di questi risultati è un traguardo importante. Sono felice per il ragazzo, che stimo molto, e per la società. Il Cesena post fallimento ha puntato molto sull’idea di ricostruire la tradizione di un club che ha sempre valorizzato i giovani. Il lavoro del settore giovanile è stato straordinario ed ha avuto il giusto premio”.
Altri giocatori che hanno fatto l’esordio in prima squadra sotto la sua conduzione sono i gemelli Shpendi. Cosa ci dice di loro due?
“Parliamo più o meno della stessa situazione. Avevano davanti giocatori come Caturano, Bortolussi, Pierini e per questo facevano più fatica a trovare spazio. La loro crescita però era sotto gli occhi di tutti, vinsero la Primavera 2 con facilità perchè la differenza con i pari età era incredibile. Piano piano poi si sono affermati: prima Stiven e poi Cristian hanno raggiunto un grande livello”.
Passiamo al campionato. Nell’ultimo turno si sono affrontate Cesena e Reggiana, due sue ex squadre. Che partita ha visto?
“Credo che il Cesena abbia fatto una bella partita. La prestazione del portiere della Reggiana testimonia le tante occasioni avute, ma alla fine, come spesso accade, a decidere sono stati gli episodi. La Reggiana è stata più cinica ed ha portato a casa i tre punti, il pari forse sarebbe stato più giusto”.
Come si riparte all’indomani della sconfitta in un derby?
“L’inizio del Cesena è stato straordinario. Ha ottenuto risultati importanti, giocato alla pari con il Palermo e mostrato ottime trame di gioco. Ora sono arrivate due sconfitte consecutive, è vero, ma bisogna coltivare le certezze costruite nel tempo”.
Cosa dice dell’operato del suo collega Mignani?
“Michele è bravo, lucido e razionale: lo stimo moltissimo. Il Cesena è ripartito alla grande dopo un finale dello scorso anno in crescendo. Raggiungere i play-off da neo promossa non è mai facile, ora questo inizio è l’ennesima dimostrazione di forza. Con Mignani condivido un percorso simile in C e in B, lui poi ha anche sfiorato la A a Bari dimostrandosi un ottimo tecnico”.
Si vocifera di tante panchine traballanti, tra cui quella dello Spezia, prossimo avversario del Cesena. Ha avuto qualche chiamata per tornare in pista?
“Io e il mio staff siamo in attesa. Fa parte del gioco quando si è fuori. Nel frattempo guardo partite e provo a raccogliere indicazioni dai miei colleghi, sperando di tornare in sella”.