Drago: “Non è facile allenare il Cesena in C. E su Modesto dico che…”

L’analisi dell’ex trainer bianconero: “Troppi club sono schiavi del potere del web. Mi piacciono Borello e Valeri. A questa squadra mancava uno come Caturano. Ho sfiorato il Trapani…”
19.02.2020 09:40 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Drago: “Non è facile allenare il Cesena in C. E su Modesto dico che…”
© foto di sport.virgilio.it

Crotone ‘chiama’ Crotone. Due chiacchiere con Massimo Drago. Per parlare del suo concittadino Modesto. Del Cesena di mister Viali. Di serie C in generale.

Mister, secondo lei perché il Cesena ha mandato via Modesto?
“Perché nel calcio di oggi, più che al lavoro settimanale, si guarda ai risultati. Contano solo i risultati…”.

Beh, è evidente: se si fa calcio, la prima cosa che si deve guardare, è cosa succede la domenica. Se una squadra non va, si caccia l’allenatore.
“Su questo non ci piove. Ma oggi, più che in passato, nel dubbio si preferisce esonerare piuttosto che  provare a dare un’altra chance al condottiero di turno. Molti club sono schiavi del potere del web, dei tifosi che vomitano critiche sui social…”.

Dica la verità: è rimasto sorpreso da questo ribaltone in salsa bianconera?
“Questo no. Perché sapevo che il feeling fra mister Modesto e la piazza non era mai scattato. E perché so bene che, in questo momento, non è per niente facile allenare a Cesena…”.

In che senso?
“Nel senso che, attualmente, la neopromossa Cesena è in C. Con una rosa da media C. Ma i tifosi bianconeri, come è giusto che sia, hanno ancora una mentalità da B. O da A. Cesena è questa: passionale, calorosa, travolgente. Ma esigente. Molto esigente”.

Modesto era stato chiamato in riva al Savio ‘soltanto’ per arpionare una salvezza tranquilla e per lanciare qualche giovane.
“Secondo me, almeno da quello che ho letto in giro nella prima parte di stagione, forse nemmeno nella stanza dei bottoni bianconeri sapevano bene quale fosse il vero obiettivo di questo Cesena…”.

L’allontanamento di Modesto, a livello di risultati, ha sicuramente portato una scossa. Secondo lei dove può arrivare ora la squadra di Viali?
“La classifica, là dietro, resta corta. L’imperativo attuale del Cesena, dunque, deve essere quello di riuscire a salvarsi il prima possibile. Poi chissà: magari i bianconeri continuano questo filotto positivo e riescono pure ad acciuffare un posto per i play-off. Me lo auguro di cuore”.

Un paio di giocatori bianconeri che sta seguendo con particolare attenzione?
“Conosco bene Borello, che magari a Cesena non è riuscito a sfruttare appieno il suo potenziale ma che comunque, a conti fatti, ha già segnato 6 gol. Mi piace poi Valeri, un esterno che secondo me ha un buon futuro davanti”.

Il mercato di riparazione ha portato finalmente in Romagna un bomber di razza…
“Caturano, per la C, è un superbig. Pelliccioni ha fatto un gran colpo a portarselo a casa. Il Cesena, là davanti, aveva proprio bisogno di un giocatore così”.

Allarghiamo un po’ i nostri orizzonti: Monza, Vicenza e Reggina sono già in serie B?
“Nel girone A il Monza, con quel mega-distacco sulla seconda, può già festeggiare. Nel girone C il Bari non si è dato ancora per vinto, ma la Reggina non fallirà la sua missione. Alla fine, il girone dove vedo più incertezza, è il vostro. Vicenza sempre favorita, ovviamente. Ma occhio alla Reggiana. E al Carpi, soprattutto”.

E lei, mister? Che fa? Sappiamo che qualche tempo fa ha detto di no al Trapani.
“Col Trapani avevamo quasi chiuso, ma poi è arrivata la fumata nera. Ho avuto altri contatti, mi ributterò nella mischia solo quando sarò veramente convinto. Nel frattempo resto alla finestra. E continuo a vivere di calcio…”.