Le pagelle di Cesena-Sambenedettese | Immobilismo

Squadra superba e troppo sicura di sé, si finisce per fare una figura barbina.
13.10.2019 17:30 di Bruno Rosati   vedi letture
Le pagelle di Cesena-Sambenedettese | Immobilismo
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Agliardi 5,5 Nessuna particolare colpa ma dopo tre reti incassate è difficile attribuire una sufficienza. Sul terzo gol probabilmente sarebbe dovuto uscire in presa alta e far suo il pallone.

Maddaloni 5,5 Sino a quando rimane in campo, è il difensore meno in affanno. Anche lui però rimane inerme quando la Samb piazza quell’uno due da k.o. Sacrificato per un necessario cambio di modulo. (Dal 46' Zerbin 6,5 Un lampo nel buio. Buon impatto a gara in corso, i marchigiani non riescono a prenderlo sulla fascia e confeziona da solo la rete del momentaneo 1 a 2.)

Brignani 5 Cernigoi lo fa ballare parecchio, non va molto meglio quando ha il pallone tra i piedi. Il tiro della disperazione al novantesimo che manca la porta di quindici metri fa capire che anche per lui è stata proprio una giornata no.

Sabato 5 Gioca acciaccato e la sua partita è sin da subito in salita, Giraudo certo non lo aiuta... Esce per dare spazio a forze fresche. (Dal 69' Brunetti 5 Entra a situazione ampiamente compromessa ma ha la pecca di lasciare colpire indisturbato Miceli per l’1 a 3.)

Ciofi 6 Attaccamento alle tradizioni: un difensore centrale sulla corsia esterna, a Cesena, ti fa sentire a casa. Non se la cava nemmeno male. Ovviamente va meglio quando torna al suo posto.

Franco 5,5 Tanti disimpegni puliti e giocate di prima nel corso del primo tempo. Riesce finalmente a fare diverse aperture di gioco sul versante opposto e arriva pure più volte a concludere. Per carità, di aspetti da limare ce ne sono ancora una marea, però al contrario di tutti gli altri è apparso in crescita. Peccato che la sua buona prestazione (più o meno) avvenga in un contesto così disastroso.

Valencia 4 Si gioca la palma di peggiore in campo assieme a Giraudo ma alla fine la spunta l’esterno scuola granata. Non ne indovina una, esponendo svariate volte i compagni al contropiede. (Dal 75' De Feudis S.V. Entra, si sprende subito l’1 a 3 e la partita non viene più giocata. Non giudicabile.)

Giraudo 4 Accanimento, nient’affatto terapeutico. A Vicenza era apparso in enorme difficoltà, oggi spazza qualsiasi eventuale dubbio, dimostrando sotto ogni punto di vista di essere in un momento di calo pauroso. Lamenta un fallo sulla prima rete rossoblù ma non è un alibi e nemmeno un’attenuante alla sua prestazione.

Borello 5 Malgrado il gol, la sua gara è ampiamente insufficiente. Non riesce a servire assist nemmeno in un’occasione, i calci da fermo che batte si disperdono nel nulla. Comunque un plauso alla sua instancabile buona volontà.

Butic 5 Giornata difficilissima, i difensori non gli fanno vedere un pallone e i compagni faticano a cercarlo. Sfortunato quando prende il palo, liscia clamorosamente il pallone che poi Borello spinge in rete. (Dal 75' Sarao S.V. Come per De Feudis, al suo ingresso la partita muore definitivamente. Qualsiasi tipo di voto sarebbe ingeneroso.)

Zecca 5 Male sulla linea dei tre attaccanti, malino quando viene abbassato sull’esterno di centrocampo. Spara alle stelle l’ultimo traversone della speranza.

Modesto 3,5 Mezzo voto in meno per la furbacchiona mossa di inserire De Feudis e non Rosaia, al fine di rendere meno pesanti le critiche che inevitabilmente arrivano a seguito di una sconfitta. Partita preparata male, giocatori impiegati fuori ruolo e avversario sottovalutato.

Cesena FC 4 Il meglio del repertorio: due gol subiti su palla inattiva (il primo e il terzo), un altro preso immediatamente dopo essere andati sotto (il secondo, esattamente come accaduto contro la Vis Pesaro). I due legni colpiti non possono certo essere una scusa valida. Passano le giornate e il Cavalluccio sembra muoversi sul tabellone del gioco dell’oca: ogni passo avanti se ne fanno due indietro. L’immobilismo sui calci piazzati a sfavore è un riflesso dell’immobilismo nella crescita di questa squadra. Nelle prime nove giornate non sono stati apportati correttivi alle evidenti sbavature sin qui dimostrate. Dopo cinque sconfitte, urge un immediato cambio di passo.