Abbiamo perso (il campionato)

15.04.2023 23:57 di Stefano Severi   vedi letture
Abbiamo perso (il campionato)

1. Partita di rara bruttezza. Però portata a casa dal Cesena senza concedere nemmeno un vero e proprio tiro in porta: come insegna il Vate Bisoli siamo vicini alla perfezione. 

2. La partita è stata decisa da un tiro di Silvestri deviato in rete da un difensore della Vis e un gran gol nato dal guizzo di Zecca (talento vero per la categoria ma dimenticato troppo spesso in un cassetto come il suo rinnovo di contratto) e finalizzato dallo Shpendi Due, che se avesse avuto lo stesso minutaggio di Ferrante ci avrebbe portato diretti in B. 

3. Tra i due gol cosa ha fatto Toscano per vincerla? Niente, o quasi. In realtà ha inserito per Cristian Shpendi. E sempre in realtà aveva già fatto qualcosa di importante il giorno precedente, ovvero non convocare Ferrante. Quindi almeno oggi gli va dato atto di aver indovinato la formazione e un cambio (decisivo).

4. C’è un altro elemento da sottolineare: oggi finalmente possiamo gettare la maschera, con la Reggiana matematicamente promossa in B, e affrontare la realtà di una squadra costruita per vincere il campionato e che ad una giornata dalla fine è a -4 dalla vetta.

5. In questo fallimento sportivo – che può essere mitigato da una vittoria ai playoff almeno per quel che riguarda il lato economico – abbiamo un principale e naturale colpevole: Domenico Toscano.

6. Il tecnico calabrese, oggi stranamente in prima fila a fine partita a raccogliere gli applausi di una sempre generosissima Curva Mare, ha costruito la squadra sin dall’estate a propria immagine e somiglianza.

7. La caratteristica più evidente di questa identificazione tra squadra e allenatore è la mancanza di mordente nelle situazioni di difficoltà. Per 7 volte il Cesena è andato in svantaggio per primo e solo in 3 casi si è evitata la sconfitta, sempre con squadre di bassissima classifica e quasi sempre in zona Cesarini. Si tratta delle sfide con il Montevarchi (Corazza su rigore al minuto 86), contro la Torres (Udoh al 95’) e a Pesaro un girone fa (vittoria in rimonta per 2-1). Invece contro Fermana, Ancona, Lucchese e Reggiana l’inerzia della partita non è più cambiata.

8. Questo è l’elemento che preoccupa di più in chiave play-off: il Cesena, principalmente a causa del proprio allenatore, manca della cattiveria necessaria per emergere dai tanti ostacoli che inevitabilmente troverà sulla propria strada.

9. Ora con la roulette degli spareggi sappiamo che basta una decisione arbitrale sbagliata (e lo sappiamo che gli arbitri in C sono poco più che amatori da Centro Sportivo) o un rimbalzo sfortunato a mandare a monte un anno di lavoro (e di investimenti). Per questo abbiamo sempre affermato, e più che mai oggi lo ribadiamo, che è delittuoso l’aver perso la corsa al primo posto.

10. Il decimo spunto è dedicato a Vittorio Arrigoni, il pacifista italiano assassinato a Gaza esattamente 12 anni fa. La Curva Mare poco dopo la morte gli dedicò uno striscione: se qualcuno avesse ancora la foto di quel ricordo ci contatti: ora più che mai, “restiamo umani”.