Meteore e nebulose ‘targate’ Cesena

Negli ultimi 20 anni, in riva al Savio, si sono esibiti diversi giocatori a dir poco… dimenticabili. Fra questi ‘spiccano’ (anche) Aurelio, Zhabov, Bamonte e Riski.
13.03.2020 15:30 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Meteore e nebulose ‘targate’ Cesena

Bidoni impresentabili. Golden boy mai sbocciati. Campioncini incompresi. Portieri da… pensioncina romagnola. Difensori che già nell’era pre-Coronavirus stavano a più di 4 metri di distanza dall’avversario di turno. Centrocampisti col fiato corto. Attaccanti che non segnavano neppure sotto tortura. Nei cieli di Cesena, negli ultimi 20 anni, sono transitate davvero tantissime meteore e nebulose. Meteore e nebulose che io ho voluto ritirare fuori. A tradimento. All’improvviso. Così, con l’intento di regalarvi 3-4 minutini di distrazione (in bianco e nero) in questo momento così complicato. Ecco allora 10 fra i giocatori più… dimenticabili dell’ultimo ventennio ‘targato’ Cavalluccio. Rigorosamente in ordine sparso.

1 AURELIO – Classe 1986, attaccante, il simpaticissimo Salvatore sbarcò (in sovrappeso) in Romagna nella calda estate del 2007, alla corte del (già) mitico Castori. L’ex Genoa, in quella disgraziata annata che regalò al Cesena una sciagurata retrocessione in C1, riuscì subito a raccogliere un gettone in Coppa Italia e una presenza in campionato. Poi sparì definitivamente dai radar bianconeri. Senza lasciare né rimpianti, né debiti nelle friggitorie del comprensorio.

2 NICA – Classe 1993, difensore rumeno, Constantin faceva parte della spedizione orobica inviata a Cesena dalla Dea nell’estate del 2014 (ve le ricordate le colossali incazzature sfoderate da Foschi quando qualche giornalista cesenate parlava di ‘Atalanta 2’?). Indimenticabile il suo gol segnato… nella sua porta contro la Samp. Il nipotino di Dracula chiuse poi quella stagione, terminata con un’altra terribile retrocessione, con 8 gettoni in saccoccia.

3 GHEZZAL – Classe 1984, attaccante, Abdelkader fu (vergognosamente, visto l’ingaggio mostruoso che aveva…) portato a Cesena dal Professor Giampaolo nell’estate 2011. Dell’avventura bianconera dell’algerino (per lui 14 presenze senza gol) si ricorda soprattutto una sua gustosa uscita notturna sulla pedana del Teatro Verdi. Uscita - pare - non particolarmente gradita da Re Igor & Company.

4 RISKI – Classe 1991, attaccante finlandese, il giovane Roope sbarcò nella terra del liscio alla Casadei  nella seconda parte della stagione 2010-11 (anche) perché suo fratello Riku (molto più bravo di lui) costava troppo. L’ingellatissimo Ficcadenti lo fece debuttare all’Olimpico, contro la Lazio, per una ventina di minuti. Poi, anche questo ragazzino venuto dai ghiacci, finì definitivamente in naftalina. Anzi, in freezer. Assieme alla robusta scorta di Calippo del vecchio Appiah.

5 ZHABOV – Classe 1973, attaccante bulgaro, Petar Dimitrov si presentò a Cesena nell’estate del 2001. Partì discretamente, segnando prima una doppietta dal dischetto contro il Rimini in Coppa Italia e poi trasformando un altro penalty contro il Livorno in campionato. Quello start incoraggiante fu però solo un fuoco di paglia. Per lui cominciò ben presto una rapida involuzione tecnica e mentale. A gennaio, dopo 19 presenze e 2 gol in C1, salutò tutti.

6 DELLA MORTE – Classe 1974, ala, Ivano arrivò su questi lidi all’alba del 2005 con (pure lui…) 6-7 chili di sovrappeso. Una sua progressione sulla fascia esibita nelle battute iniziali di un Cesena-Salernitana ha fatto storia: l’ex Genoa, terminata in malo modo la sua folata offensiva, se ne tornò col viso paonazzo verso la propria metà campo, non riuscendo a riprendersi più per il resto del match. Per lui, in riva al Savio, 10 presenze. E tanti fischi.

7 BAMONTE – Difensore classe 1984, Gianluigi fu portato a Cesena nel 2012 da Nick Campedelli. Riuscì a trovare subito spazio in Tim Cup contro la Pro Vercelli. In campionato si esibì invece in due sfide disputate dai bianconeri contro Vicenza e Novara. Poi si eclissò assieme al fratello di Igor. Da ricordare (anche) una sua penosa ‘sparata’ contro la stampa locale, rea di averlo criticato eccessivamente.

8 IAQUINTA – Classe 1979, attaccante, nel febbraio 2012 Vincenzo bagnò subito il suo debutto in maglia bianconera trasformando un rigore all’Olimpico contro la Lazio, in quel ‘famoso’ 3-2 che in pratica decretò la morte del Cesena di Arrigoni. Di lui poi, però, si persero ben presto le tracce. Perennemente acciaccato, l’ex Mundial concluse la sua deludente esperienza romagnola con all’attivo 7 gettoni (1 gol). E con una visitina a Sarsina.

9 ONGFIANG – Classe 1985, centrocampista camerunense, Frank Oliver era uno dei grandi pupilli di Foschi. Arrivò a Cesena nel 2003. Cominciò benino. Poi si perse per strada, dimostrandosi troppo acerbo per la C1. Il suo score totale in bianconero in campionato parla di 12 presenze e 1 gol storico (il primo sigillo segnato da un giocatore africano con la maglia del Cavalluccio).

10 ERBA – Quando si dice un giocatore poco stupefacente. Classe 1989, difensore, questo ragazzo che di nome fa – non sto scherzando – Federico… Maria, fu arruolato in ‘quel’ Cesena che poi, a fine maggio 2010, riuscì ad acciuffare la A. L’ex Lanciano, anche per colpa di un difetto di pronuncia (il Bisolone non riusciva letteralmente a capire cosa dicesse questo ragazzo timidissimo…), in bianconero non raccolse però nemmeno uno striminzito gettone.


Ps: E voi? Quale altra nebulosa (Giandonato? Martinez? Ighalo? Carbonero?) o quale altra meteora (Masini? Villar Rodriguez? Del Core? Stikas?) volete tirare fuori dal vostro armadio bianconero degli scheletri? Scrivetecelo. Se ne avete voglia, ovviamente.