ESCLUSIVO Sarao: “Il feeling con Modesto non è mai scattato…”

L’ex bianconero si confessa: “Il mister non mi ha mai spiegato i motivi delle mie continue esclusioni. Alla Reggina non potevo dire di no. Ora tenete d’occhio Ricci e Russini…”
04.01.2020 10:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
ESCLUSIVO Sarao: “Il feeling con Modesto non è mai scattato…”
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Due centri in campionato. Altrettanti in Coppa Italia. A Cesena, Manuel Sarao, ha trovato pochissima fortuna. E, forse, pure un po’ di ostruzionismo.

Sarao, la sua avventura in riva al Savio è durata appena 5 mesi…
“La scorsa estate ero sbarcato a Cesena gonfio di aspettative, pieno di voglia di fare. Mi ero colorato di bianco e nero (dopo una lunga telenovela, ndr) con l’intento di fare un campionato da protagonista. Purtroppo le cose non sono andate come speravo. Peccato…”.

Perché questo addio prematuro ai romagnoli?
“Perché a Cesena non giocavo. O giocavo troppo poco. Perché con Modesto, il feeling, non è mai scattato. Con lui ho sempre parlato poco, pochissimo. Non mi ha mai spiegato i motivi delle mie continue ‘esclusioni’. Ci sta, il calcio è fatto anche di queste cose. Ho 30 anni, non sono più un ragazzino…”.

Ora però, a Reggio Calabria, là davanti troverà ancora più concorrenza…
“La concorrenza non mi spaventa, anzi. Alla Reggina ci sono attaccanti fortissimi, non vedo l’ora di giocare la prima partita. Quella di Reggio Calabria è una piazza che non ha bisogno di presentazioni. Mister Toscano è un allenatore che stimo molto. Sono carico come una molla. Ho tanta voglia di riscattare questa mia ultima parentesi negativa…”.

La Reggina ha già un piede e mezzo in B. Il Cesena, invece, proverà ad arpionare un pass per i play-off.
“Secondo me, il Cesena, ha tutte le carte in regola per arrivare fra le prime dieci. Nel girone d’andata abbiamo perso per strada qualche punto di troppo, ma sono sicuro che in questa seconda parte di stagione le cose andranno meglio. Farò il tifo per voi…”.

Chi potrebbe essere la sorpresa bianconera di questo girone di ritorno?
“Il curriculum di Ricci non si discute, Luca in C può giocare ad occhi chiusi: finora la Dea Bendata gli ha voltato le spalle, ma presto il vento cambierà direzione anche per lui. Visto che ci siamo, fatemi fare un altro nome: Russini. Lui è giovane, ha tutto per sfondare: fidatevi di me…”.

Vuole salutare qualcuno prima di buttarsi a capofitto nella sua nuova avventura sullo Stretto?
“Saluto i tifosi bianconeri, che sono semplicemente straordinari. Saluto tutti i miei ex compagni: lo spogliatoio del Cesena, prima che da un gruppo di calciatori, è composto da un gruppo di amici. Saluto poi due dirigenti che hanno sempre creduto in me, sino alla fine. Lelli e Martini…”.

Ma questo divorzio era davvero inevitabile?
“Direi di sì. Se non scatta la scintilla fra allenatore e giocatore, poi è dura avanti. E comunque, a dirla tutta, anche se a Cesena avessi giocato con regolarità, a un’eventuale chiamata della Reggina non avrei saputo lo stesso dire di no. E non soltanto perché la Reggina è prima in classifica…”.