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| Il ritorno di Agliardi

Le prestazioni insicure di Sarini, una difesa senza leadership: pronto il passo indietro sull’under anche in porta e il ‘sacrificio’ economico della Società
07.10.2018 18:30 di Gian Piero Travini   vedi letture
Agliardi, il ritorno
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Agliardi, il ritorno
© foto di Federico Gaetano

Dopo una veloce chiacchierata con il diesse Pelliccioni, Federico Agliardi è di nuovo bianconero.

Lorenzo Sarini non fornirebbe più le garanzie ideali per essere il cardine della retroguardia del nuovo Cesena: dopo la mancata uscita di Matelica, le incertezze con la Sammaurese e la prestazione opaca di Monte San Giusto, potrebbe dunque cambiare l’orientamento sull’under in porta, alla bisogna, considerate le discrete prestazioni degli under di centrocampo.
Jack Robert West Astuti non ha impressionato e Aris Shala è ancora un oggetto misterioso per ora non tesserabile: Agliardi rappresenta una scelta praticamente obbligata per dare equilibrio alla difesa cesenate, che manca comunque di un leader centrale che possa far diventare a loro volta grandi Stikas o Benassi.

La mossa cancella il ‘peccato originale’ del mercato che in tanti del popolo bianconero hanno imputato a Pelliccioni – assieme al mancato acquisto di una punta giovane di prospettiva, in realtà –, ma porta nuovamente il numero di portieri in rosa a quattro. E sebbene più volte Agliardi abbia detto che i soldi non sarebbero un problema, un nuovo ingaggio è comunque un costo, il primo extra per la nuova compagine societaria ma certamente un bel segno per la Città e i tifosi. In queste settimane il portiere ex Cesena, Bologna e Rimini ha sostenuto preparazione e allenamenti con il Santarcangelo, dove gioca l’amico ed altro ex bianconero Cascione.

Onde evitare cali mentali in Sarini, dovrà essere chiaro l’utilizzo eventuale di Agliardi, più come mentore che come sostituto. Teoricamente dovrebbe esserci Antonioli per questo, ma evidentemente viene ritenuto fondamentale il ruolo della ‘chioccia’ che potrebbe giocare l’estremo difensore bresciano.
Fondamentale ora, vista la classifica che si è configurata ieri, e il debutto agognato all’Orgel Stadium di domenica, stadio che lui in realtà non ha mai abbandonato.

Aggiornato il 08/10/2018 alle 20:00