ODIO L’ESTATE

L’ultimo (desolante) triennio bianconero ha lasciato il segno: in Riviera, sotto l’ombrellone, si parla di tutto tranne che di Cesena. Epperò, tra 12 mesi, la musica potrebbe essere diversa…
20.06.2022 12:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
ODIO L’ESTATE

Odio l’estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L’estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolore

L’estate ‘targata’ Riviera Adriatica? Io la odio. L’ho sempre odiata. Colpa delle sue temperature infernali. Colpa delle sue zanzare giganti. Colpa dei suoi odori nauseabondi. Colpa dei suoi bagnanti burini schiavi del tutto compreso. Colpa dei suoi parcheggi strapieni. Colpa delle sue autostrade da bollino nero. Colpa delle sue notti rosa sempre più tendenti al marrone. Colpa delle sue cocomerate gratuite in riva al mare. Colpa dei suoi vomitevoli tormentoni in salsa reggaeton. Colpa dei suoi istruttori di zumba. Colpa dei suoi seguaci seriali di salsa e bachata. Colpa dei suoi sudatissimi venditori abusivi di cocco. Colpa delle sue baby gang imbottite di violenza. Colpa delle sue mostruose sagre del tatuaggio o della cellulite.

Io odio l’estate ‘targata’ Riviera Adriatica. L’ho sempre odiata. Epperò, qui, è sempre peggio. Perché almeno una volta, sotto l’ombrellone, tra uno scoop carbonaro sul nuovo flirt della Belen e un bel ‘vaffa’ al politico di turno, qualche battuta sul Cavalluccio ci scappava. Ci avete fatto caso? Ora, in spiaggia, si parla di tutto – del caro benzina, del caro gas, dei contagi da Covid che risalgono, dell’incubo legato all’acqua razionata, dei mal di pancia di Di Maio, del ritorno dell’Uomo sulla Luna, dei disservizi dell’Ausl, della campagna acquisti della Vecchia Signora, della Ferrari che non sa più vincere un gp, delle emorroidi di Giletti, dello sviluppo sostenibile del Mozambico, della voglia di maternità dell’Elettra Lamborghini, dei 30 anni di carriera di Gigi D’Alessio, del debutto della Canalis nel mondo della kick boxing, del nuovo amore della Hunziker – tranne che del caro vecchio Cavalluccio.

In realtà, qualche avamposto bianconero del Bombonera o del Bar TifoCesena, magari posizionato di fianco al frigo del Gelati Sammontana o sotto l’ombrellone del noleggiatore di pedalò, resiste ancora in Riviera. Ma trattasi della classica eccezione che conferma la regola. Perché non bisogna essere dei guru del calcio per rendersi conto che l’ultimo (desolante, triste, mediocre, a tratti pure inquietante) triennio bianconero ha fatto scendere la catena a molti tifosi del Cavalluccio. Oh, attenzione: c’è ancora ovviamente tanta fame di Cesena nella Terra del Liscio. Ma quella fede colorata di bianco e nero, nove volte su dieci, non arde più alla luce del sole. E nemmeno sotto l’ombrellone. Che io – sigh – me le ricordo bene le domeniche pomeriggio in cui, sotto l’ombrellone, si parlava ‘soltanto’ del Cesena.

No, non lo dico io. Lo dice la… Riviera: nei prossimi mesi, la più importante mission aziendale del pokerissimo Toscano-Stefanelli-Lewis-Aiello-Agostini, sarà proprio quella di far (ri)fidelizzare il popolo bianconero al Cavalluccio. Di far (ri)tornare l’entusiasmo (e pure la curiosità) in questa piazza che da sempre si nutre di pane e Cesena. Una piazza che però, dopo Latina 2014, ha avuto modo di festeggiare soltanto una misera promozione dalla D alla C. Una piazza che però, in questi ultimi 8 anni, ha dovuto ingoiare tanti (troppi) bocconi indigesti. Bocconi al gusto (anche) di Spezia. Di Fallimento. Di Fano. Di Virtus Vecomp. Di Pontedera. E di Monopoli.


PS 1: Quelli che… ma è vero che il nuovo misterioso amore della Hunziker è un cugino di Ardizzone? Ora chiedo alla mia vicina di ombrellone…
PS 2: Quelli che… intanto domani scatta (ufficialmente) la stagione delle vacanze, degli amori e del calciomercato. Buona estate a tutti! E forza Cesena!