Wir sind (noch nicht) SüdTirol

1. Visto che le feste si avvicinano, cosa chiedere a Babbo Natale? Semplice: la pace in Ucraina, il ritorno di diesel, gas ed elettricità ai livelli del primo semestre 2021 ed un Cesena in piena lotta per il primo posto.

2. Sul primo punto ci stanno lavorando Surovkin e Kadyrov, il secondo lo può risolvere solo Silvio mentre per realizzare il terzo ci stanno pensando Toscano e Corazza.

3. Vi è piaciuta la partita ieri sera? No? Abbiamo sofferto troppo evitando (come al solito) di chiuderla? Chissenefrega. Abbiamo vinto, quindi abbiamo ragione.

4. I problemi ci sono ancora tutti – e il riferimento in questo caso è solo a quelli visti in campo e non fuori, in questo inizio di stagione – ma ultimamente sono sovrastati dalle cose che iniziano a funzionare per il verso giusto.

5. Tozzo non ha fatto grandi parate ieri sera, certo, però per la quarta volta di fila la difesa non ha corso grossi rischi e non ha subito gol. Un caso? Io non credo.

6. Nel reparto difensivo i meccanismi sembrano essersi finalmente oliati, Ciofi è sempre più un gigante, Coccolo è un califfo e Prestia, finalmente recuperato anche dal punto di vista mentale, si sta rilevando il vero leader di reparto.

7. A centrocampo in assenza di Saber c’è De Rose che spiega a tutti quanto l’esperienza in terza serie, molto più del dato anagrafico, faccia la differenza e giustifichi un ingaggio pesantissimo. Già, De Rose ha uno stipendio da CEO Alitalia ma a differenza di quest’ultimo se lo sta meritando tutto.

8. E poi c’è l’attacco, con “Will Grigg” Corazza sempre più on fire e, a turno, uno degli altri pronto a ritagliarsi una giornata da protagonista.

9. Ecco, la differenza con l’inizio di stagione è tutta qua: le prime tessere del mosaico di Toscano sono andate al loro posto e le cose positive hanno sorpassato quelle negative. Inizia ad intravedersi il disegno finale, pur nella consapevolezza che c’è ancora tanto da fare.

10. Non siamo ancora il Sud Tirolo, ma ci stiamo lavorando. Memento audere semper.