Meno dieci all'alba

10.02.2019 07:00 di  Stefano Severi   vedi letture
Meno dieci all'alba

1. Meno dieci all’alba. Mancano dodici partite alla fine del campionato ma al momento basterebbero dieci vittorie per assicurarsi la matematica promozione in C. 

2. Ieri è stato oggettivamente più facile del previsto: quando si sblocca una partita del genere in avvio di gara, con gli avversari che hanno impostato tutto sulla difesa dello 0-0, il coefficiente di difficoltà scende notevolmente.

3. Forse un po’ più di turnover non avrebbe guastato, in vista anche del turno infrasettimanale, ma lamentarsi quando si vince 3-0 senza infortunati né squalificati sarebbe come vedere i sindacati scendere in piazza contro il reddito di cittadinanza. Esatto, succede anche questo.

4. L’unico probabilmente a non meritare la sufficienza nella sfida contro il Santarcangelo è il terreno di gioco: le temperature miti degli ultimi giorni lo hanno aiutato a ridurre le chiazze gialle ma restano delle buche così grandi che se fossero a Roma provocherebbero rabbia e sdegno planetarie, fino ai party newyorkesi della coppia Saviano-Zucconi (e Meg, ex voce femminile dei 99 Posse).

5. Nel post partita però non è stato il risultato l’argomento più dibattuto dai tifosi bianconeri bensì l’inedito coro a due voci curva-gradinata: esperimento riuscitissimo che finalmente ha coinvolto praticamente tutto il tifo cesenate.

6. Dal gol del 3-0 in poi, com’era giusto che fosse, un po’ tutti hanno iniziato a guardare ai prossimi impegni. Chi al Forlì e chi alla serie C. Tipo Davide Biondini che, secondo le voci di corridoio, dovrebbe essere il prossimo direttore dell’area tecnica bianconera al posto del partente Martini.

7. E Pelliccioni? Già, che ne sarà dell’attuale ds bianconero? Nell’ultima settimana era circolato persino il nome di Rino Foschi – che a Palermo sta rivivendo praticamente lo stesso scenario da incubo di un anno fa a Cesena, con la sola differenza che in Sicilia sarà più difficile trovare ristoranti di pesce chiusi – ma il nome al momento più accreditato l’ha fatto il Corriere Romagna, ovvero quello di Gigi Piangerelli.

8. Il ritorno di Piangerelli in riva al Savio nel ruolo di direttore sportivo sarebbe un chiaro segnale di ricerca della continuità con il passato, visti i suoi ruoli nell’AC Cesena. Si spiegherebbe solo così l’avvicendamento in un ruolo, quello di ds, attualmente ricoperto da una persona che ha sbagliato poco o niente quest’anno (con la sola eccezione della scelta del portiere ad inizio stagione).

9. Ma è ancora presto per capire chi la spunterà a livello societario: da una parte ci sono molti dei soci attuali che vorrebbero continuare con il modello paritario (tutti i soci cioè hanno la stessa quota), dall’altra troviamo Veglia (la partnership con l’Orlando City è farina del suo sacco) e Samorì (in pressing su Bruno Piraccini) che spingono per ridisegnare la ripartizione delle azioni in modo non omogeneo.

10. In tutto questo ci sono altre 10 partite da vincere e una promozione da conquistare. Che a questo punto del campionato sembra probabile ma tutt’altro che scontata. E c’è un ottimo ds come Pelliccioni che in caso di salto in C ha annunciato di voler andare a piedi da casa sua, a San Marino, fino al Manuzzi di Cesena. E sarebbe davvero bello poterlo accompagnare: c’è qualche runner bianconero pronto a raccogliere la sfida?