Fermo posta Tinto Brass

Siccome lo sport è politica, il messaggio per nulla subliminale che passa con questa edizione degli spunti è: Alfredo Cospito libero, stop alla tortura di Stato.
22.01.2023 21:30 di  Stefano Severi   vedi letture
Fermo posta Tinto Brass

1. Non si ammaina la bandiera, nemmeno a -7. Se non l’hanno ammainata quei 200 che domenica scorsa sono andati in Sardegna pur sapendo di non poter entrare alla partita, che non la ammaini nessuno tra giocatori, dirigenti e tifosi da salotto.

2. È presto per dire che la Reggiana ha vinto il campionato, è presto per dire che lo scontro diretto sarà inutile. Certo, i quadratini sono in una posizione di assoluto dominio – del resto quando vinci sempre succede così – e l’Entella sembra molto più lanciata di noi.

3. A questo punto mi accontento di chiedere alla squadra e alla società di chiudere il campionato con dignità, continuando a combattere col coltello tra i denti fino alla fine senza regalare nulla ed evitando figuracce sia in campo che fuori.

4. Per intenderci: nel momento di difficoltà – perché questo è un momento di oggettiva difficoltà – la società deve essere vicina alla squadra senza distrazioni. Deve fare quadrato.

5. La nuova società sta lentamente imparando a fare calcio a Cesena sotto ogni aspetto – ha anche imparato a cucinare allo stadio – ed è giusto che questo processo di crescita continui anche attraverso le difficoltà.

6. Veniamo da un fallimento ancora troppo recente, in fondo sono solo 4 anni e mezzo, per dimenticarci le scene dei creditori che si recavano quotidianamente in società a reclamare quando dovuto: ora tutti i media partner dicono che il vento sia cambiato e non possiamo che esserne felici in chiave futura (pur non fidandoci più di nulla).

7. Tutto questo per dire che se veramente questo campionato dovesse risultare impossibile da vincere – ripeto, la Reggiana sta facendo cose straordinarie – ci saranno sempre i play off e poi (forse) ancora un campionato per riprovarci. Se non ha mollato la Reggiana un anno fa perché lo dovremmo fare noi?

8. Bisogna continuare a scendere in campo lottando, proprio come oggi, anche se alla fine i nostri errori – e quindi i nostri limiti intrinseci – non porteranno sempre alla vittoria. Può sbagliare Tozzo, può sbagliare Prestia, può sbagliare Ferrante: ormai siamo in ballo e non possiamo certo fermarci.

9. Ci sarà tempo per analizzare anche gli errori, chiaramente. Ci sarà tempo per capire come mai una squadra costruita per vincere la C abbia nel portiere un punto debole da inizio campionato (che se ve lo spiego io poi dite che sono prevenuto, quindi fate vobis). Ci sarà da spiegare perché col nuovo preparatore dei portieri Tozzo si è messo a fare uscire sconsiderate manco fosse Higuita. Ci sarà da spiegare come Toscano gestisca le rotazioni e la rosa.

10. E poi ci sarebbe da spiegare perché il giornale ufficiale della società, quello sul quale compaiono le firme dei migliori giornalisti locali, nell’editoriale del direttore dica che solo il 99% dei tifosi sia degno di essere definito tale, lasciando intendere che chi ha fatto gli scontri non sia vero tifoso. Sarà anche un 1% ma senza quell’1% il Dino Manuzzi sarebbe muto come una qualsiasi Mapei Arena.