A carte scoperte

15.12.2019 18:22 di Stefano Severi   vedi letture
A carte scoperte

1. Per una domenica lasciamo la parte sportiva, ovvero l’importante vittoria di Vicenza, in secondo piano e concentriamoci su questioni prettamente societarie. Cosa vuol fare “da grande” il Cesena FC?

2. Lo scoop di giornata arriva da un quotidiano locale, storicamente molto attento agli umori e alle mosse di chi governa il calcio a Cesena. Stranamente la notizia è relegata in un trafiletto a fondo pagina 18, ma il contenuto è davvero importante.

3. Si parla dell’acquisto di Martoranello: “Una volta diventata proprietaria del centro – si legge - l’Accademia Calcio Cesena ha poi intenzione di allargarsi (acquisendo campi limitrofi), costruendo un nuovo terreno da gioco con dimensioni identiche a quelle del Manuzzi e, se sarà possibile, creando una foresteria in cui ospitare i giovani che vengono da fuori provincia”. 

4. Attenzione, perché il tema è di quelli importanti: non si tratta semplicemente di assorbire interamente il mutuo da un milione e duecentomila euro rimanenti bensì di continuare il piano di investimenti in maniera decisamente importante.

5. Chiariamo subito che si tratta di intenzioni tratteggiate sulla carta stampata e non ancora di atti concreti ma pur sempre importanti per capire la direzione e le intenzioni della società e soprattutto dei suoi soci.

6. Il progetto di foresteria per il Cesena non è certo nuovo: il primo a parlarne e a presentarlo alla città fu Igor Campedelli che però non riuscì mai a concretizzare l’ambizioso progetto.

7. E che male ci sarebbe nel fare una foresteria per giovani calciatori del vivaio? Nessuno, ci mancherebbe, sempre che ci si limiti a questa. Ovvero sempre che non si colga la palla al balzo per costruire qualcos’altro, magari qualcosa di appetibile sul piano immobiliare.

8. Un’altra operazione – poi abortita – degna di nota come termine di paragone fu quella del nuovo stadio a Rimini proposta dall’allora presidente Bellavista. In quel caso però fu chiaro fin da subito che l’intenzione non era quella di limitarsi all’impianto sportivo. 

9. Ora, va benissimo rinforzare il patrimonio immobile societario con investimenti volti a ricostruire un serio settore giovanile – fiore all’occhiello della precedente gestione – ma è opportuno anche instaurare meccanismi di controllo e verifica per evitare che si ripetano gli errori del passato.

10. E visto che proprio in passato Cesena ha dimostrato di non eccellere nell’esercizio del controllo – da parte di politica, tifosi e stampa – e considerate le polemiche (anche gratuite) dell’estate 2018 per il rapporto Martini-Castorri, è bene restare vigili sin da subito su questa possibile operazione. E il Cesena Fc (inclusa l’Accademia) dovrebbe essere il primo a voler giocare a carte scoperte.