Caserta ha battuto pure i ‘soliti’ haters: “E un giorno tornerò a Cesena…”

L’ex bianconero si confessa: “Quante emozioni con Ficcadenti, non porto rancore verso Giampaolo. Che impresa con le Vespe! E pensare che c’era chi diceva che non volevamo andare su…”
24.04.2019 18:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Fabio Caserta in bianconero
Fabio Caserta in bianconero

La fresca promozione in B raccolta dalla Juve Stabia? Profuma terribilmente anche di…Cesena. Fra le fila delle Vespe, infatti, militano ben tre vecchie conoscenze del Cavalluccio: l’eterno Vitiello, il poliedrico Mezavilla e il riciclatissimo Paponi. E poi, sulla panca della Juve Stabia, c’è lui. Il vero grande artefice di questo strepitoso salto fra i cadetti, Fabio Caserta.

Caserta, i tifosi delle Vespe dovrebbero farle immediatamente un monumento.
“Niente monumenti, per carità. E’ chiaro però che, in questa stagione, qui a Castellamare di Stabia abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Settantaquattro punti raccolti, una sola sconfitta rimediata in 34 partite, miglior difesa della C, secondo miglior attacco. Numeri da urlo per una squadra che non doveva neppure iscriversi al campionato…”.

Eppure abbiamo saputo che gli haters esistono anche dalle vostre parti…
“Bastava che facessimo un semplice pareggino e…saltavano subito fuori i leoni da tastiera. In questa stagione ne ho sentite di cotte e di crude. C’era anche chi diceva che la Juve Stabia, in serie B, non ci voleva andare. Che facevamo apposta a non vincere le partite. Li abbiamo zitti tutti, questi haters...”.

Bene, le Vespe hanno già brindato alla promozione. Adesso tocca al Cavalluccio.
“Vi seguo con affetto, so che siete primi con tre punti di vantaggio sulla seconda a due giornate dalla fine. Vi faccio un grosso in bocca al lupo in vista di questo sprint decisivo: cuore e testa mi dicono che rispetterete il pronostico. Dovete salire voi! Che strano vedere il Cesena fra i dilettanti. Ora mi raccomando: cercate di tornare subito fra i prof. E poi vi aspetta la…B’.

Lei, in riva al Savio, ha vissuto un solo anno in A. Un anno a dir poco intenso. Elettrizzante.
“Ad agosto (era l’alba della stagione 2010-11, ndr) ci davano già tutti per spacciati. Invece, contro tutti e contro tutto, dopo una strepitosa rimonta finale riuscimmo ad arpionare una salvezza miracolosa. Ho tanti bei ricordi di quel campionato passato alla corte di Ficcadenti: il 2-0 rifilato al Milan di Ibra, il 2-2 con la Juve, il successo in casa della Samp, la vittoria a Bologna…”.

Caserta doveva restare a Cesena anche la stagione successiva. Ma quel ‘fighetto’ di Giampaolo si oppose…
“Io volevo rimanere. L’Atalanta, proprietaria del mio cartellino, aveva già dato l’ok per un nuovo prestito. Sembrava tutto a posto, ma purtroppo qualcosa andò storto. Comunque, ve lo giuro, non c’è l’ho con Giampaolo. Ogni allenatore ha le proprie idee e bisogna sempre rispettarle. Ora che sono dall’altra parte della barricata sono diventato più saggio…”.

Un uccellino ci ha detto che lei ha estimatori anche nel ‘nuovo’ Cesena. Qualcuno per caso l’ha chiamata?
“No, da Cesena non ho sentito nessuno. Anche perché, ultimamente, non ho avuto tempo di rispondere a nessuno. Ora, comunque, per qualche giorno voglio godermi a pieni polmoni questa promozione, senza pensare ad altre cose. Tornare a Cesena? Sì, mi piacerebbe tanto. Non so quando, ma un giorno vorrei riabbracciare quei colori. Quel bellissimo stadio. Quella gente fantastica. Cesena mi è rimasta dentro…”.