BISOLI DICE TUTTO “Cesena da applausi, ma il Modena è fortissimo…”

L’Uomo di Porretta a 360°: “Lo Scudetto lo vince l’Inter. Per il Mondiale la vedo dura. Il Cavalluccio? Deve puntare sulla triade Nardi-Favale-Bortolussi. E se i superbig ingranano…”
29.11.2021 12:50 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
BISOLI DICE TUTTO “Cesena da applausi, ma il Modena è fortissimo…”

Serie A. Serie B. Serie C. Nazionale. Parla di tutto, il granitico (e scalpitante) Pierpaolo Bisoli. Anche del Cesena. Soprattutto del Cesena.

Bisoli, il Napoli riuscirà a vincere lo Scudetto?
“L’Inter al momento in classifica è ancora indietro (a -4 dai partenopei e a -1 dal Milan, ndr), ma secondo me la squadra di Inzaghi è la grandissima favorita per la vittoria finale. Il Biscione ha tutto per vincere: un gruppo compatto, individualità di spessore, la mentalità giusta…”

E del torneo cadetto che ci dice?
“Le grandi favorite Parma e Monza stanno facendo molta fatica. E, là davanti, ci sono tante squadre raccolte in un fazzoletto di punti. Dopo 14 turni il sorprendente Pisa, il Brescia e il Lecce sono sul podio. Ma lo dico chiaro e tondo: ci sono dieci squadre che possono andare su. Qui preferisco non sbilanciarmi. E comunque… campionato bellissimo”.

Scendiamo di un altro gradino. Serie C girone B.
“Altro torneo che sta regalando tante emozioni, almeno nella parte alta della classifica. Beh, nessuno si scandalizzerà se dico che la vera favorita per il primo posto è il Modena. I canarini, dopo una partenza al rallentatore, hanno ingranato le marce alte. Anzi, altissime. Ieri, contro la Pistoiese, per la truppa di Tesser è arrivata l’ottava vittoria consecutiva. Tanta roba…”

Anche la Reggiana ha uno squadrone.
“Vero. E non scordiamoci una cosa: la Reggiana, sinora, non ha ancora perso una partita. E la continuità, in Serie C più che in altri campionati, paga quasi sempre. Anche Diana ha tutte le carte in regola per fare il colpaccio. Ma torno a dire che secondo me, il Modena, ha qualcosa in più. A livello di esperienza, ma non solo”.

A quattro punti da questo ricco tandem emiliano c’è il Cesena…
“Ieri il Cesena ha perso a Chiavari, ma i bianconeri sinora sono riusciti a confezionare un campionato da applausi. Il Cesena dovrà cercare di rimanere aggrappato al ‘treno che conta’ sino a febbraio/marzo per poi giocarsi le sue chances in volata. I campionati si vincono in primavera, non a fine novembre. Ecco perché io dico che neppure la rigenerata Virtus Entella (attualmente a -10 dalla vetta, ndr) è fuori definitivamente dalla lotta per il vertice…”

A cosa si deve aggrappare il Cavalluccio?
“Al suo gruppo solido e compatto. Al suo pubblico, che da una manciata di partite è tornato a farsi ‘sentire’ con prepotenza. Al suo allenatore. E a certe individualità. Penso a Bortolussi, un attaccante già pronto per la Serie B. A Nardi, portiere straordinario che anche in questa stagione sta facendo benissimo. A Favale, un esterno di sinistra molto promettente che mi ricorda un po’ un Valeri ma… con meno forza. E poi…”

E poi?
“… e poi non scordiamoci mai che il Cesena, in rosa, ha superbig che ancora non sono riusciti per motivi diversi a sfoderare tutto il loro potenziale. Signori miei, ascoltatemi un attimo: in Serie C poche squadre possono permettersi di avere gente come Missiroli, Rigoni o Pierini. Ecco, Pierini. Fatemi dire due parole in più su Pierini (ieri in gol a Chiavari, ndr): questo ragazzo finora ha viaggiato tra alti e bassi, ma se trova la continuità può diventare un giocatore devastante…”

Mister, per lei bolle in pentola qualcosa?
“Ho appena rescisso il contratto che mi legava alla Cremonese. Ora sono di nuovo libero. Resto alla finestra, in attesa della chiamata giusta. Serie B o Serie C non fa nessuna differenza: accetterò l’offerta di chi mi offrirà un progetto serio a medio-lungo termine. Ho già avuto qualche ‘abboccamento’, ma niente di concreto. Non vedo l’ora di ributtarmi in pista. In famiglia e tra i boschi attorno a Porretta Terme si sta bene, ma seduto su una panchina si sta meglio…”

Un’ultima domanda, prima di salutarci: l’Italia riuscirà ad andare in Qatar?
“Bella domanda. Oh, io la vedo dura. Primo perché non sarà facile battere la Macedonia del Nord. Secondo perché un’eventuale gara secca da giocare in trasferta contro Portogallo o Turchia mi mette già i brividi. Il grosso problema del calcio italiano è la mancanza di top player, Mancini fa con quello che passa il convento. Agli Europei si è creata l’alchimia giusta, è filato tutto liscio e siamo riusciti a portarci a casa il Titolo. Ora mi auguro ‘semplicemente’ di riuscire a strappare in extremis un pass per il Mondiale. Poi si vedrà…”