Viali ha ritrovato la carica: “Il mio Cesena precursore dell’Italia agli europei. E serve un difensore”

Guess who’s back…
25.07.2021 18:00 di Bruno Rosati   vedi letture
Viali ha ritrovato la carica: “Il mio Cesena precursore dell’Italia agli europei. E serve un difensore”
© foto di Cesena FC

Brucia ancora, che prima o poi ritornerò. Conservo di nascosto sempre lo stesso smalto.

Quindi si ricomincia. Prende corpo la possibilità di lasciarsi alle spalle tutta le delusione di maggio, per una stagione macchiata da una conclusione prematura, improvvisa, dolorosa.
Da poche ore la preparazione estiva è entrata nel vivo, con Viali e i suoi ragazzi saliti ad Acquapartita per il classico ritiro che durerà un paio di settimane. Prima però il mister ha incontrato la stampa in conferenza. E ovviamente non si poteva fare a meno di cominciare dall’amichevole di ieri.
“Abbiamo ringraziato la Juventus per questo gentile invito. Mi ha fatto molto piacere che Aldo Dolcetti, mio compagno di squadra nei pochi mesi che ho trascorso a Cesena da giocatore (e oggi collaboratore tecnico nella panchina juventina, ndr), sia passato in hotel a salutarci e fare due chiacchiere. Allegri invece l’ho ritrovato simpatico come sempre. Lui è un entusiasta di carattere”.
Il Cesena però non si è sobbarcato tutto il viaggio sino alla Continassa per “una gita di dieci ore”. Anzi, “i ragazzi hanno cercato di mettere in campo quei pochi concetti provati nei sin qui pochi allenamenti. Ovviamente l’impegno era improbo dal punto di vista fisico. Alcuni di noi già dopo venticinque minuti non ce la facevano più. Non che mi aspettassi altro”.

Impossibile non fare menzione di Cristian Shpendi, autore dell’unica marcatura ospite. “È un ragazzo sveglio. A livello personale è stata una piacevole scoperta, ma la società punta su di lui già da tempi non sospetti. Non voglio parlarne troppo, a fine gara gli ho subito fatto presente quanto poco possa valere un’amichevole. Però colgo il suo esempio per fare presente che, rispetto alla scorsa stagione, inseriremo più giocatori della nostra primavera nelle rotazioni di cambi con i titolari”.
Parole lodevoli vengono spese per i giocatori inseriti da poco. Ilari è totale, il prototipo ideale nella mia idea di calcio: non ha ruoli, l’ho impiegato sull’esterno ma nelle sue corde ha pure regia e finalizzazione. Candela dispone di una grande esplosività fisica mentre Adamoli ha il piede più educato, nella scorsa stagione batteva tutti i calci piazzati. Infine Nannelli è un jolly offensivo, rapido e tecnico. Deve migliorare all’interno dell’area avversaria”.

È stata pure introdotta qualche variazione tattica rispetto al canovaccio della stagione lasciata alle spalle. “Stiamo provando situazioni difensive leggermente differenti, al fine di velocizzare il recupero palla e di avere Caturano e Bortolussi più vicini in avvio di ripartenza”. E proprio sulla coppia d’attacco vengono fatte interessanti considerazioni. Innanzitutto, il bomber campano vestirà ancora il ruolo di capitano. “Assolutamente sì, non ho mai avuto dubbi su questo. Sente molto il dover ergersi a guida dei compagni, avverte il peso di questa responsabilità. Rispecchia tutti noi, quello che deve essere il nostro atteggiamento”. Mentre su Bortolussi non c’è spazio ad alcuna insinuazione sulla sua assenza contro la Juventus. Una contusione al piede, non certo un indizio di mercato. “Mattia non stava bene. Se questo fosse un indizio di mercato, allora dovreste chiedermi altrettanto per Steffè e Munari, entrambi non al meglio e non convocati”.

Gli acciacchi fisici sono già un problema? “Siamo nello standard, in media i giocatori sono in buone condizioni. Mi piacerebbe che alcuni fastidi muscolari venissero risolti prima del debutto in Coppa Italia a metà agosto. Come percorso di avvicinamento avremo almeno due amichevoli, di cui la prima domenica prossima a Perugia (le altre ancora da definire, ndr). Al momento abbiamo una quindicina di giocatori in rosa e l’idea è quella di arrivare ad avere un doppione per ogni ruolo, così come fatto l’anno scorso. Non abbiamo fretta perché rispetto a dodici mesi fa non siamo un cantiere aperto”.
E a proposito di arrivi, una delle priorità è un difensore centrale che copra il ‘buco’ lasciato da Maddaloni, indisponibile sino a Novembre. “Momentaneamente quella casella verrà occupata da Lepri, ma in attesa di Rosario un altro difensore serve assolutamente”.

Un pensiero va anche alle voci di eventuali nuovi ingressi in società, possono condizionare il percorso già dalle battute iniziali? “Non che voglia non dare il giusto peso a quello che sta accadendo ma, almeno a livello personale, è una situazione ‘lontana’, che non va ad influenzare il lavoro quotidiano. Sono naturalmente interessato all’epilogo a cui si giungerà”.

Infine una chiosa sulla Nazionale italiana, fresca vincitrice a UEFA Euro 2020: in cosa può essere un esempio e uno stimolo per una squadra di Serie C? “Ora non vorrei passare per blasfemo ma ci ho rivisto molto del percorso della mia squadra in quello che è stato il cammino dell’Italia agli europei. Dall’atteggiamento nell’interpretare la gara all’esaltazione del gruppo e non del singolo al di fuori del campo. In quest’ottica la vittoria azzurra può e deve essere uno stimolo”. Con l’auspicio che, al contrario dell’Italia, al Cavalluccio servano meno di cinquantatré anni per tornare in Serie B.