ESCLUSIVA TUTTOCESENA - Segarelli: "Ci sono somiglianze con il mio Cesena, la A il rammarico più grande..."

Gianluca Segarelli è stato uno dei protagonisti della cavalcata dalla Lega Pro alla Serie A di tre anni fa. L'ex centrocampista bianconero ha appeso le scarpe al chiodo l'anno scorso, e ha deciso di iniziare la carriera da allenatore, partendo dagli esordienti del Montelabbate. In esclusiva a Tuttocesena.it, lo spoletino ci racconta la sua nuova esperienza e ci dice la sua sul campionato dei romagnoli.
Gianluca, come procede la tua nuova vita da allenatore con i più piccoli?
Sono ancora alle prime armi, però è un bell'impegno, stimolante: i bimbi ti danno da fare e devi avere molta pazienza. Devi soprattutto farli divertire, insegnandoli qualcosa. Gli esordienti hanno 10-12 anni, quindi c'è chi è più portato e chi meno: cerco di coinvolgerli tutti per farli divertire così vengono al campo contenti. Quando cominceranno le partite, per l'età che hanno, è sempre importante che si divertano; chiaro che poi uno si diverte di più quando vince. E' un'esperienza molto stimolante, spero sia l'inizio di una nuova carriera.
Con il Cesena hai vissuto due anni indimenticabili, risultando tra i massimi autori della doppia promozione dalla C alla A. Hai un pizzico di rammarico per non aver potuto assaporare la massima serie con i romagnoli?
E' il rammarico più grande della mia carriera. Era un treno che non sarebbe più passato, all'epoca avevo 32 anni quindi o giocavo la Serie A con il Cesena o non la giocavo con nessuno. Dal punto di vista professionale penso che me la fossi meritata, anche perché non ero stato una comparsa in due anni di promozione. La società ha deciso diversamente e aveva il diritto di fare le proprie scelte. Mi è rimasto il rammarico, quello non me lo toglie nessuno.
Qual è il tuo giudizio su questo Cesena? Ieri sera i bianconeri, se non fosse stato per il fortunato gol di Politano, potevano trovarsi in vetta al campionato.
Ieri sera ero allo stadio, quindi ho visto bene la gara. Un primo tempo piuttosto bloccato, dove il Cesena ha fatto anche un po' di fatica. Nella ripresa i bianconeri hanno accellerato e il Pescara è andato in difficoltà: l'episodio del rigore ha fatto cambiare la partita in modo positivo. Però nel calcio se non chiudi la partita sei sempre sul filo del rasoio, poi il loro gol è stato un episodio fortunato. Comunque penso che con il Trapani il Cesena non meritasse molto di vincere e poi ha portato a casa l'intera posta, quindi sono stati pareggiati un po' i conti. Peccato perché stare davanti a tutti sarebbe stato molto bello.
Vedi delle analogie tra il Cesena attuale e il tuo che conquistò la Serie A nel 2010?
Rispetto a quando c'ero io, è diverso il contesto. Noi eravamo una neopromossa e avevamo grandissimo entusiasmo: anzi, avevamo grossi stimoli perché ci avevano candidati alla retrocessione diretta. L'annata fu straordinaria, però direi che l'intensità di gioco e le trame ci sono, poi l'allenatore e alcuni elementi sono gli stessi: qualche somiglianza c'è. L'atmosfera è un po' diversa, questa tende a essere un po' più negativa, mentre noi davamo un po' più di positività.