Tranquilli, arriverà la rivoluzione (arancione) anche a Cesena

27.03.2022 17:07 di Stefano Severi   vedi letture
Tranquilli, arriverà la rivoluzione (arancione) anche a Cesena

1. Siamo terzi a quattro giornate dal termine, nel peggiore dei casi il settimo posto è matematico (in attesa delle partite delle 17,30) e oggi abbiamo recuperato una partita maledetta al novantesimo.

2. Abbiamo allestito la squadra più o meno con lo stesso budget e le stesse ambizioni di un anno fa e il mercato di gennaio non ha spostato gli equilibri di una virgola. A livello dirigenziale siamo in una fase di assestamento che sta richiedendo molto più tempo del previsto a causa del ruolo dei vecchi soci.

3. Abbiamo una condizione atletica disastrosa, frutto di scelte dello staff tecnico poco comprensibili: basta assistere a qualche allenamento a Villa Silvia per rendersene conto. Ma ovviamente la colpa ricade su Viali che è effettivamente reo di non aver chiesto i dovuti cambi professionali.

4. Tutta questa (lunga) premessa serve per chiarire una cosa, semplice e solare: quelli visti a Fermo sono i limiti (e i valori) dell’attuale Cesena. Inutile strapparsi i capelli o fingersi sorpresi dopo 34 partite.

5. Sia chiaro, i tifosi hanno tutto il diritto a lamentarsi – in primis quei 200 stoici anche oggi presenti nelle marche – ma senza quasi accorgersene abbiamo assistito ad una piccola rivoluzione copernicana: siamo riusciti a farci convincere che il terzo posto fosse alla nostra portata e, in ultima analisi, quasi dovuto.

6. No, signori: questa squadra ha già espresso il 110 o forse il 120% del proprio potenziale, tecnico compreso. Tanti giocatori hanno tirato la carretta più del dovuto e ora sono praticamente cotti.

7. Si potrebbe fare un discorso di mentalità, visto che questa squadra non ha mai dimostrato di averne in eccesso. Ma anche questa è stata una scelta precisa in estate, quando non si è rinnovato il contratto a Di Gennaro perché il centrocampista non era disposto a restare solo per fare da chioccia a Berti. Intendiamoci, scelta legittima a suo tempo e con il budget a disposizione: ma che adesso non sorprenda.

8. Il vero limite del Cesena in questo momento è la condizione atletica: limite aggravato anche dai tanti infortuni. Arrivare in questo stato di forma ai play-off aumenta esponenzialmente il rischio di brutte figure.

9. Una sola cosa però non è accettabile: sparare a zero su tutto quando costruito fino ad oggi, terzo posto temporaneo compreso. Probabilmente la stagione finirà male – quanto sarebbe bello poter sbagliare questa nefasta previsione – però non bisogna dimenticarsi che il Cesena, per il solo fatto di avere il Cavalluccio sulla maglia, è chiamato a crederci fino alla fine.

10. Poi volete la rivoluzione? Volete Barabba libero? Avrete tutto, non vi preoccupate. Il prossimo anno sarà allestita una squadra senza più scuse per lottare fino alla fine per il primo posto. Sarà così, altrimenti significherà che ancora una volta ci avranno preso in giro: e questo a Cesena (è) per sempre.