La donzelletta vien dalla campagna

08.04.2019 06:45 di  Stefano Severi   vedi letture
La donzelletta vien dalla campagna

1. Potrei dilungarmi parecchio sulle responsabilità di Angelini e sul disastroso pareggio di ieri, con il Cesena che ha letteralmente gettato alle ortiche il secondo match point del campionato (dopo quello sprecato con la Savignanese), ma a questo punto del campionato sarebbe inutile.

2. Mancano quattro partite, il Cesena è ancora avanti e ora più che mai serve coesione in vista di un ultimo sforzo. “Uniti risorgeremo” recitava lo striscione in Curva Mare esposto a inizio stagione in occasione dell’esordio al’Orogel Stadium: ecco, il momento della risurrezione è adesso visto che siamo quasi sotto Pasqua, ed è anche il momento di restare uniti.

3. Sia chiaro, un tifoso ha tutto il diritto di criticare Angelini e sarebbe difficile sostenere il contrario però adesso non c’è più tempo per le recriminazioni o per guardarsi indietro: ci si gioca tutto in volata.

4. Certo, dal +5 virtuale maturato dopo il rigore del provvisorio 3-2 della Jesina siamo caduti al +2 finale, a seguito dell’autogol di Valeri, che lascia il distacco in classifica immutato: difficile prendere sonno con un rimpianto di queste dimensioni, ma il passato ormai è alle spalle.

5. Bisogna guardare in avanti e partire da due considerazioni: non esistono quasi più partite facili, soprattutto per il Cesena e contemporaneamente anche il Matelica inizia ad accusare un po’ la stanchezza in questo finale di campionato.

6. Bianconeri e biancorossi fino a febbraio filavano come locomotive: poi il Cesena ne ha vinta una sole nelle ultime 6 (con due sconfitte e tre pareggi) mentre i marchigiani hanno raccolto i tre punti una sola volta nelle ultime quattro uscite di campionato.

7. Le certezze positive per il Cesena sono rapidamente svanite: Biondini e compagni non hanno raccolto la vittoria nemmeno dopo essere andati in vantaggio per primi, non segnano più di una rete da oltre un mese (3 marzo, Cesena-Isernia) e subiscono ancora una volta gol (in casa l’ultimo clean sheet è datato 17 febbraio, 2-0 alla Jesina).

8. Con queste premesse è davvero difficile pensare di poter vincere tutte e 4 le restante partite: occorre ancora volta sperare in un passo falso dei ragazzi di Tiozzo, attesi domenica prossima dalla difficile trasferta di Recanati nella quale si giocheranno probabilmente il campionato. Le squadre marchigiane, infatti, sono tra le pochissime che affrontano il Matelica veramente motivate, o almeno con quella voglia di non sfigurare (si tratta pur sempre di un derby) che sfoderano puntualmente le avversarie del Cesena.

9. Occorre quindi tifare Recanatese e poi soffrire fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata per portare a casa un risultato dato da troppi, e per troppo tempo, per scontato. Perché, sia chiaro, o si va su diretti oppure si lascino perdere i play-off: un Cesena in queste condizioni farebbe fatica a superare il primo turno.

10. Infine è vero che la dirigenza potrebbe essere ancora inesperta ma certi meccanismi nel mondo del calcio sono talmente chiari da non poter essere ignorati. Dopo la trasferta di Recanati il Matelica ospiterà la Savignanese reduce dalla grande salvezza ottenuta: non serve certo Einstein per capire che il progetto di Academy del Cesena Fc – che potrebbe potenzialmente distruggere i vivai di tante società del comprensorio - non fungerà certo da incentivo per i gialloblu per lottare alla morte. Ma questo i dirigenti bianconeri, tra i quali uno come Lorenzo Lelli che di settore giovanile se ne intende, l’avranno sicuramente messo in conto.