Caffè sospeso

Mentre il campionato si prepara al rush finale di là dal Mediterraneo continua il genocidio: 30mila morti, quasi tutti donne e bambini. E si organizzano rave per impedire l'accesso ai convogli umanitari nella striscia di Gaza. Noi restiamo umani.
19.02.2024 23:42 di  Stefano Severi   vedi letture
Caffè sospeso

1. Domani al bar lasciamo un caffè sospeso per Donnarumma. Non importa in quale bar. Facciamolo tutti. Glielo lascio anch’io qua a Monaco in Marienplatz, specificando che si tratta di un espresso. Donnarumma deve avere un caffè pagato ovunque e sentirsi a casa. Bianconero, cavalluccio sopra al petto.

2. Quando si vedono giocatori come Donnarumma (ma anche Adamo) viene quasi da farsi stare simpatico Geolier. Ok, forse ho esagerato ma tanto ci siamo capiti.

3. Perché la conosciamo tutti la legge del calcio che impone la relazione tra gol sbagliato e gol subito: quando Kargbo ha mancato la doppietta personale eravamo preparati al peggio. E invece Donnarumma ci ha ricordato che il monopolio degli eroi non è né della Marvel né della Nato.

4. Se guardiamo ai soli numeri saremmo portati a pensare che il Sestri Levante sia stato un avversario particolarmente ostico per il Cesena: al momento è l’unica squadra, tra andata e ritorno, ad aver bucato la porta di Pisseri per ben tre volte. In pratica più del 20% delle reti al passivo dei bianconeri sono di marca ligure (3 su 14).

5. E invece? Invece questa partita ci dice un paio di cose molto interessanti che vanno ben al di là dell’avversario: la prima è che il Cesena da qui alla fine lotterà solo contro se stesso.

6. Toscano lo ha spiegato in conferenza stampa prima della sfida con l’Arezzo: la sua sfida è far andare sempre i giocatori a mille senza cali d’intensità, proprio come successo a Rimini. Più si va avanti però più è difficile e stasera lo abbiamo visto: il gol di Forte è arrivato in un momento in cui i De Rose e compagni pensavano di poter portare il vantaggio all’intervallo senza soffrire più di tanto.

7. Rilassarsi, anche solo per un attimo, nel calcio è sempre un peccato mortale: poi capita che per una volta nella vita qualcuno riesca ad infilarsi tra Pieraccini e Prestina e dopo subentra anche il contraccolpo psicologico. Nel secondo tempo la palla scottava e nessuno in campo faceva affidamento sui dati statistici relativi alla miglior difesa di tutta la serie C.

8. La seconda cosa detta da questa partita è che il Cesena ha una rosa da almeno 15-16 titolari: recentemente sono mancati Prestia, Silvestri, De Rose, Kargbo e Ciofi così come all’andata mancò a lungo Corazza ma i romagnoli hanno praticamente sempre vinto.

9. Parliamo di Corazza, probabilmente troppo sommariamente sommerso dalle critiche. Ve ne siete accorti che un anno fa il Cesena giocava tutto per lui, in avanti, mentre specie in questo 2024, il suo ruolo è completamente diverso? Corazza è il primo a pressare il portatore di palla avversario, è il difensore più alto del Cesena. Per capire l’importanza di questo lavoro basterebbe guardare quanti gol sono stati messi a segno con palla rubata agli avversari in uscita.

10. Per un Corazza che fa lavoro sporco poi c’è un Kargbo che entra e segna. Un Kargbo che non toccava il campo da quell’aggressione stile colono israeliano di uno che si chiama come una marca di ketchup. La bellezza del gioco di Kargbo è direttamente proporzionale all’oscenità di questa serie C.