PENSIERO STUPENDO Valdifiori: “Cesena, se mi chiami io ci sono…”

L’ex centrocampista bianconero si confessa: “A Pescara ho vissuto momenti durissimi, ora voglio cominciare una nuova vita. Che emozione ripensare a quel 3-3 col Genoa…”
16.01.2022 13:00 di Flavio Bertozzi   vedi letture
PENSIERO STUPENDO Valdifiori: “Cesena, se mi chiami io ci sono…”

Mirko Valdifiori c’è. Ed ora è libero di accasarsi dove vuole.

Valdifiori, come ha iniziato l’anno nuovo?
“Hai una domanda di riserva? (ride, ndr). Sono letteralmente segregato in casa dal 30 dicembre. Qui da me c’è stata un’epidemia di Covid. Oltre al sottoscritto sono risultati positivi al Virus mia moglie, mia figlia, mio babbo e i miei due suoceri. Peggio di così, questo 2022, non poteva cominciare. Vediamo domani come va il nostro tampone, non ne possiamo più…”

Nel frattempo è arrivata la rescissione col Pescara.
“A Pescara si vive da Dio. Ma c’era un ‘piccolo’ problema: mister Auteri non mi faceva giocare mai. In questi ultimi 5 mesi ho passato momenti durissimi: non è facile allenarsi tutta la settimana e poi doversi sempre accomodare in panca. La rescissione consensuale era inevitabile, non si poteva andare avanti così…”

Ora ricomincia una nuova vita.
“Non sono più un ragazzino, ho 35 anni. Ma vi posso assicurare che sono carico come una molla. E fisicamente mi sento benissimo. Adesso sono finalmente padrone del mio futuro. Sono curioso anche io di sapere dove andrò a giocare (Siena, Palermo e Piacenza paiono in pole position per assicurarsi il centrocampista di Russi, ndr).

Il suo sogno resta sempre quello di una chiamata del Cesena, giusto?
“Non mi faccio troppe illusioni: il Cesena, nella propria rosa, ha già tanti (troppi, ndr) centrocampisti esperti e navigati. Però… sognare è gratis. E quindi fatemelo dire: chiudere la carriera a Cesena sarebbe un sogno che si avvera. Se mi dovesse chiamare il Cesena, l’aspetto economico, passerebbe in secondo piano. Anzi, in terzo piano. Anzi, non conterebbe affatto…”

Anche perché lei, di soldini in carriera, ne ha già guadagnati un bel po’…
“Vero (Valdifiori, a Napoli, incassava 800mila euro netti a stagione, ndr). E comunque, ripeto, a 35 anni non mi interessa più riempire il portafoglio. Ora cerco ‘soltanto’ una piazza che possa ridonarmi la voglia di giocare a calcio. Io, in carriera, infortuni gravi non ne ho mai avuti. Almeno altri due anni a buoni livelli li posso ancora fare. Al 100%…”

Se le dico Cesena cosa le viene subito in mente?
“Mi si apre un mondo fatato. Perché la mia carriera è partita da Cesena. Perché a Cesena sono diventato prima uomo e poi calciatore. Mi capita spesso di pensare a quel debutto da urlo che ho fatto in maglia bianconera a Marassi, contro la capolista Genoa. L’anno era il 2005, io ero un ragazzino…”

Brividi. Brividi veri.
“Gara a dir poco rocambolesca, quella. A una manciata di minuti dalla fine stava 3-2 per loro. Castori decise di buttarmi nella mischia. Avevo la salivazione quasi azzerata e, proprio per questo, a un certo punto mi si attaccò anche il chewing gum al palato. Poi però riuscii a servire una palla a capitan Confalone, che ci regalò quell’incredibile pareggio…”

Sarri, Mihajlovic, pure Conte: lei ha lavorato agli ordini di grandi allenatori. Ma Castori è Castori…
“L’hai detto tu, nella mia carriera ho avuto la fortuna di avere grandi condottieri (Conte ha fatto debuttare Valdifiori  in Nazionale, contro l’Inghilterra, ndr). Però è chiaro che Castori è stato il primo allenatore che ha creduto in me. Non smetterò mai di ringraziarlo…”

Chiusura (ancora) sul Cesena: dove potrà arrivare la squadra di Viali?
“Nove punti da recuperare al duo di testa Reggiana-Modena, francamente, mi paiono troppi. Il Cesena, in questa seconda parte di stagione, secondo me dovrà dunque cercare ‘solo’ di conservare la sua terza piazza in vista dei play-off. E poi dopo ci si potrà divertire…”

Cavalluccio da Serie B?
“I play-off sono una pazza roulette che spesso non premia la meritocrazia. Però il Cesena, secondo me, lotterà sino alla fine per l’ultimo pass per la cadetteria. Assieme alla perdente delle volate Reggiana-Modena e Padova-Sudtirol. E assieme a Palermo, Avellino, Pescara e Virtus Entella…”