Longo confessa: “Ora sono idoneo. Spero sempre nella chiamata del Cesena, però ancora nulla”

Il duttile difensore si trova svincolato ed è in attesa di offerte, essendosi lasciato alle spalle i problemi che ne avevano causato il temporaneo ritiro forzato.
10.09.2021 12:00 di  Giacomo Giunchi   vedi letture
Longo confessa: “Ora sono idoneo. Spero sempre nella chiamata del Cesena, però ancora nulla”
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Di certo non un uomo-copertina, ma comunque autore di una buonissima stagione lo scorso anno al Cavalluccio, è oggi a parlare ai microfoni di TuttoCesena.it Leonardo Longo, attualmente lasciato svincolato dal Cesena e con i problemi al cuore appena lasciati alle spalle. Oggi Longo ci parla infatti a cuore aperto della sua speranza di tornare al Cesena, dei mancati contatti da parte della società, e di cosa gli abbia lasciato dentro questa esperienza in terra romagnola…

Longo, come procede la sua estate, ormai giunta al termine? Sul suo problema al cuore cosa ci sa dire invece?
“Sto bene, ho fatto un controllo pochi giorni fa a Roma. È stata scongiurata ogni problematica si qualsiasi tipo, quindi ora sono guarito del tutto. Adesso manca solo la formalità di avere un certificato firmato, poi per il resto è tutto a posto. Però non è stata un’estate facile; è stato un periodo molto lungo nel quale, avendo le mani legate, non potevo iniziare trattative con nessun club”.

Ora quindi per essere idoneo per giocare deve aspettare questo certificato?
“Tutte le visite sono andate bene e sono state fatte relazioni con scritto che posso tornare a giocare, non ci dovrebbero essere problemi riguardo a ciò”.

Questa attesa di idoneità le ha creato ansia durante l’estate?
“Tutto sommato ho avuto la forza di passarla tranquillamente, però mi manca un po’ tutto ciò intorno al campo di gioco. Anche il fatto di non avere mai avuto una data di rientro è stato pesante. Ora per fortuna inizio a vedere la fine del tunnel”.

Parlando di campo, quanto le è pesato non poter disputare il finale di stagione e assistere imponente alla sconfitta finale contro il Matelica?
“È stato tremendo, perché stavo arrivando da un periodo molto positivo e ci tenevo a giocarmi le mie chances e le mie carte insieme alla squadra ai playoff, poi però purtroppo ho dovuto fermarmi e assentarmi, seguendo e cercando di supportare al massimo la squadra da fuori. Quel giorno lì ogni tanto mi fa tornare gli incubi alla notte, quel gol al novantaseiesimo… È stato traumatico!”

Quand’è l’ultima volta che ha sentito Viali e Zebi? Cosa vi siete detti?
“Siamo rimasti in contatto durante questo periodo, più che altro però per informarsi sul mio stato di salute, senza parlare tanto di altro. Mi chiedevano come stesse procedendo il tutto, giusto a titolo informativo, niente di più”.

Il Cesena quindi non ha mai provato a ricontattarla per una riconferma? Lei si aspettava questa chiamata?
“Concretamente non c’è mai stato niente. Giusto qualche chiacchiera, ma nulla di concreto. Io ormai non mi aspetto nulla da nessuno. Loro sanno la mia idea; a me farebbe molto piacere tornare a vestire il bianconero, loro lo sanno. Se loro vorranno io sarò qua disponibile a parlare. Però per il momento di concreto non c’è stato nulla”.

Parlando sinceramente, è deluso da questo atteggiamento della società? Ad esempio a Maddaloni, seppur con il crociato rotto, è stato proposto il rinnovo di contratto, che ha firmato ad inizio estate…
“Non sono rimasto deluso, del resto nel calcio ognuno fa le proprie scelte. Hanno fatto le loro valutazioni, e se per il momento hanno optato di prendere tempo con me lo accetto, purtroppo non posso farci niente. Credo però sia ancora tutto aperto”.

Anche perché nella sua precedente intervista a TuttoCesena (dello scorso gennaio, la trovate a questo link) mi aveva detto che sperava di rimanere molto tempo qui a Cesena…
“Assolutamente, confermo ancora la mia idea, a me piacerebbe molto restare. Io spero di tornare, speriamo che venga fuori qualcosa…”

Domenica scorsa era a Lucca?
“No, l’ho vista da casa. Avevo la mezza idea di andare ma alla fine ho deciso di guardarla da casa”.

Con i suoi compagni di squadra si sente spesso? Ha mantenuto un buon rapporto? Con chi si sente maggiormente?
“Mi sono sentito con i ragazzi; anche loro si sono informati spesso sulla mia situazione. L’altro giorno ho sentito Steffè. Quando posso anch’io cerco di contattarli per sapere come stanno loro. Siamo rimasti ancora legati”.

Longo, sempre nella scorsa intervista mi disse che Cesena poteva essere una svolta per la sua carriera. Ad oggi pensa che lo sia stato o è mancata la ciliegina sulla torta?
“Diciamo che per me può esserlo ancora. Purtroppo ho il rammarico della mia assenza nella parte finale di stagione. Però chissà, magari nel futuro… La ritengo comunque una tappa fondamentale e importantissima nella mia carriera”.

Anche il suo ex compagno, Giulio Favale, è svincolato. Tra di voi vi siete detti nulla riguardo questa situazione?
“Ancora no. Infatti ora volevo contattare Giulio anche per sapere un po’ come sta e per conoscere la sua situazione e quello che è successo a Reggio Emilia”.

Qualche altra squadra l’ha già contattata? Che programmi ha per il futuro?
“Al momento di offerte ne ho poche, più che altro perché sono stato fermo fino ad adesso e non potevo neanche iniziare a trattare con nessuno. Spero che adesso possa venire fuori qualche discorso alternativo più serio. Io sono qua ad aspettare in attesa. Nel frattempo mi sto allenando da solo come ho fatto per tutta l’estate, per cercare per quanto possibile di farmi trovare in una forma decente qualora trovassi squadra. Spero il prima possibile”.

Ad oggi cosa le resterà di più di questa sua tappa a Cesena? Cosa le ha lasciato maggiormente il Cavalluccio?
“Mi ha lasciato tanto. Anche solo giocare al Manuzzi è un’emozione indescrivibile. Purtroppo la scorsa stagione è stata particolare per via dell’assenza dei tifosi; a malincuore non mi sono goduto appieno il clima e la tifoseria cesenate, anche se si sono fatti sentire in altri modi, ci sono sempre stati vicini. Rimane un’esperienza meravigliosa in una città fantastica, che mi porterò sempre dentro”.

Come vede il Cesena in questa stagione? Potrà fare bene secondo lei?
“Secondo me sì. È rimasto comunque il mister, l’impronta della squadra è per lo più invariata da quella dello scorso anno; i presupposti per fare bene ci sono. Però il girone, con squadre competitive come Reggiana, Modena, Siena e Pescara, non sarà un girone facile. In conclusione, non vedo perché non si possa puntare quantomeno a fare come l’anno scorso”.

Longo lei adesso che squadra segue maggiormente?
“Sono tifoso della Fiorentina, nato e cresciuto a cinquecento metri dallo stadio Artemio Franchi; per me la fede è una sola. Speriamo quantomeno di passare al lato sinistro della classifica quest’anno”.